Causa in corso
Diego Hernández González
- Venerabile Servo di Dio -

Diego Hernández González

(1915 - 1976)

Venerabilità:

- 13 ottobre 2021

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, visse eroicamente la virtù della fede, alimentandola con la Parola di Dio e la profonda devozione verso i Santi. La carità verso Dio plasmò tutta la sua vita, di conseguenza, la praticò verso il prossimo, esprimendo totale disponibilità verso gli altri

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“L’essenza della pastorale è un’effusione d’amore. La pastorale nasce da un cuore di padre che, per amore, genera figli”

 

    Il Venerabile Servo di Dio Diego Hernández González nacque il 3 gennaio 1915 a Javalí Nuevo (Murcia, Spagna). Nel 1925 entrò in Seminario. Durante la guerra civile spagnola, nella fase più acuta della persecuzione religiosa, come seminarista, fu accusato di essere peligroso para el régimen poiché aveva messo in salvo le ostie consacrate durante l’incendio doloso della chiesa parrocchiale del villaggio. Arrestato, venne condotto in prigione a Murcia e fu sottoposto ai lavori forzati presso un campo di lavoro a Orihuela e, poi, in Andalusia.

    Il 9 giugno 1940 venne ordinato sacerdote a Barcellona. Svolse il ministero pastorale in varie parrocchie e nell’Azione Cattolica diocesana. Dopo la riorganizzazione della diocesi di Orihuela-Alicante, nel 1954 vi fu incardinato e nominato direttore spirituale del Seminario, professore di ascetica e mistica, e, in seguito, direttore della Casa sacerdotale di Alicante. Nel 1966, diventò direttore diocesano di catechesi e membro della Commissione del Sinodo. Si dedicò anche alla direzione spirituale di religiose, preti e laici.

    Animato da grande zelo pastorale, si dedicò generosamente alla celebrazione dei sacramenti, all’attività catechistica, alla predicazione e all’esercizio della carità a favore dei più bisognosi. La devozione eucaristica, il desiderio di comunione con i confratelli sacerdoti e il coinvolgimento dell’Azione Cattolica diocesana caratterizzarono la sua prassi pastorale. Ai seminaristi e ai sacerdoti offriva la proposta di una vita evangelica fraterna seguendo le tracce degli apostoli, con profonde radici contemplative di studio, semplicità di vita e fedeltà alla Chiesa.

    Dal 1963 iniziarono i problemi di salute che lo costrinsero a limitare gli impegni del ministero pastorale, pur rimanendo un riflesso luminoso della carità del Buon Pastore.

    Morì il 26 gennaio 1976 ad Alicante (Spagna).

    Il Venerabile Servo di Dio visse eroicamente la virtù della fede, alimentandola con la Parola di Dio e la profonda devozione verso i Santi, specialmente San Giovanni della Croce, Santa Teresa di Gesù e San Giovanni d’Avila.

    Praticò la virtù della speranza, dimostrando piena fiducia nel Signore. Seguiva gli insegnamenti del Vangelo con spirito francescano, amando la natura e sperando tutto dalla Provvidenza divina. All’epoca del Concilio Vaticano II, si dedicò al servizio dei confratelli sacerdoti.

    La virtù della carità verso Dio plasmò tutta la sua vita. Cercava la gloria di Dio e amava ardentemente la santità. Di conseguenza, praticò la carità verso il prossimo, esprimendo totale disponibilità verso gli altri. Orientò la carità pastorale in particolare verso gli ammalati, i bambini e i giovani. Per questi creò un cinema nella parrocchia. Fondò una scuola per ragazze che avevano bisogno di imparare a leggere e a scrivere. A Villena, dove c’erano molti poveri, visitava frequentemente i quartieri umili per dare assistenza. Per aiutare tutti coloro che erano nel bisogno cercava dei benefattori. I poveri lo amavano e lui li ricambiava anche con aiuti materiali, donando loro le elemosine.

 

ORIHUELA-ALICANTE

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

del Servo di Dio

DIEGO HERNÁNDEZ GONZÁLEZ

Sacerdote diocesano

(1915-1976)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “L’essenza della pastorale è un’effusione d’amore. La pastorale nasce da un cuore di padre che, per amore, genera figli”.

    Con queste parole il Servo di Dio Diego Hernández González spiegava la paternità del sacerdote. Egli compì la propria vocazione divenendo vero padre spirituale prudente e saggio di molti consacrati, seminaristi e fedeli laici, che formò instancabilmente ad una profonda contemplazione e imitazione dell’amore di Cristo e all’esercizio autentico delle virtù cristiane nella ricerca della santità.

    Il Servo di Dio nacque probabilmente il 3 gennaio 1915 nel paese di Javalí Nuevo, vicino a Murcia. Fin dall’infanzia dimostrò particolari doti artistiche e pittoriche, che in seguito utilizzò per il suo apostolato.

    Entrò a dieci anni in seminario, di cui fu alunno negli anni della persecuzione religiosa in Spagna. Spinto da un eroico e ardente amore verso l’Eucaristia, allorché i soldati repubblicani erano entrati nella chiesa del suo paese e le avevano appiccato il fuoco, mise in salvo le Specie consacrate. Per questa ragione fu accusato di essere pericoloso per il regime e condannato alla reclusione, poi ai lavori forzati. Nel 1939 riprese il corso degli studi e il 9 giugno dell’anno successivo fu promosso al presbiterato.

    Fino al 1954 svolse il compito di parroco a Lorca, dapprima nella parrocchia di San Matteo, poi nella parrocchia di San Patrizio, nella parrocchia di Nostra Signora dell’Assunzione a Fuentesanta e a Villena in quella di Santa Maria. Nello svolgere il ministero di parroco curò particolarmente la formazione spirituale dei fedeli, specialmente dei giovani. Promosse l’Azione Cattolica, per la diffusione dell’amore a Cristo e alla Chiesa. Trascorreva molto tempo ascoltando i giovani e aiutandoli a sperimentare in pienezza la vita cristiana. Parimenti tuttavia dedicava molto tempo alla preghiera e soprattutto stava davanti al tabernacolo. Nelle parrocchie trovò anche molta miseria spirituale e materiale, e così si rese amico dei più umili, degli affamati e degli ammalati, che quasi quotidianamente visitava. Aprì anche scuole e corsi parrocchiali. Spesso ospitava in casa sacerdoti, per vivere un’efficace fraternità.

    Nel 1954 la parrocchia di Villena passò alla diocesi di Orihuela, il cui Vescovo ritenne che il Servo di Dio, poiché si era dimostrato brillante nel ruolo di parroco, così avrebbe fatto un ottimo lavoro come direttore spirituale del seminario. Il Servo di Dio accettò questo nuovo incarico con grande obbedienza. Si dedicò strenuamente alla formazione di cuori sacerdotali ad immagine di Cristo Buon Pastore. Esemplare per le virtù, godeva di particolare autorevolezza. Favoriva la nascita di gruppi di seminaristi per la condivisione di cose spirituali l’aiuto vicendevole, seguendo insieme l’insegnamento e l’esempio di San Giovanni d’Avila,.

    Fu scelto come direttore dell’Unione Apostolica del Clero, fondata a Orihuela nel 1957. Il Vescovo, allorché decretò la creazione di un convitto per sacerdoti e casa sacerdotale, ne fece il Servo di Dio direttore e parroco dell’annessa chiesa di San Paolo in Alicante.

    Debilitato dalle fatiche apostoliche, iniziò a soffrire di problemi cardiaci. Il Vescovo ritenne quindi conservasse solo il ruolo di direttore spirituale del seminario. Il Servo di Dio continuò a scrivere lettere, visitare sacerdoti in tutta la Spagna e predicare.

    I suoi numerosi scritti fanno percepire il processo teologale, che portò via via il Servo di Dio ad una piena maturità sacerdotale ed apostolica. Consapevole dell’amore di Gesù, realmente ed efficacemente presente nell’Eucaristia, aveva una spiritualità trinitaria, cristocentrica ed ecclesiale, sperimentata in unione alla Vergine Maria. Traeva speranza dalla Parola di Dio e desiderava vivere “dentro” di essa. Consegnò tutto se stesso alla volontà di Dio era sempre stupito di quanto bene il Signore fosse capace di disporre le vicende umane. Aveva un cuore universale e un’anima missionaria. Nella perseveranza, nell’umiltà e nella fedeltà trovò sempre gioia e letizia. Nell’ultima parte della vita, sopportò le sofferenze fisiche per la purificazione interiore, provando sì profondo dispiacere per il lavoro che doveva lasciare, ma anche tanta fiducia in Dio.

    Nel 1975 fu nominato parroco a Rabasa, quartiere di Alicante, nonché formatore di un gruppo di cinque seminaristi, che si preparavano al corso teologico. Con l’inasprirsi tuttavia delle condizioni di salute, giunse al termine della sua laboriosa giornata terrena il 26 gennaio 1976. Fra i consacrati, i seminaristi e i laici godeva già di una certa fama di santità, la quale, dopo la sua morte, è sempre andata crescendo.

    Per questa ragione, è stata istruita la Causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio. Presso la Curia ecclesiastica di Orihuela-Alicante, l’Inchiesta diocesana si è celebrata dal 25 gennaio 2002 al 27 febbraio 2004 ed ottenne il decreto de iuridica validitate di questa Congregazione delle Cause dei Santi il 20 gennaio 2006. Si è quindi prodotta la Positio e, secondo il solito iter, si è discusso se il Servo di Dio abbia esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il 17 novembre 2020 i Consultori Teologi hanno espresso parere favorevole. Il 28 settembre 2021 i Padri Cardinali e Vescovi, riuniti in Sessione Ordinaria, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato le virtù cristiane in grado eroico.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Diego Hernández González, Sacerdote diocesano, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 13 ottobre nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                + Fabio Fabene

                                                                                Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                Segretario

 

 

 

 

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ORIOLENSIS-LUCENTINA

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servi Dei

DIDACI HERNÁNDEZ GONZÁLEZ

Sacerdotis dioecesani

 (1915-1976)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Opus pastorale caritatis est vera ex natura effusio. Nam opus pastorale corde patris oritur, quod caritatis causa gignit filios”.

    Servus Dei Didacus Hernández González sacerdotis paternitatem his verbis explicabat. Ipse suam vocationem perfecit, cum verus plurimorum sacerdotum, consecratorum, seminarii alumnorum ac christifidelium laicorum spiritalis prudens et sapiens fieret pater, quos sine fatigatione in altam caritatis Christi contemplationem imitationemque instruxit et sincerum virtutum exercitium in sanctitatem exquisivit.

    Servus Dei die 3 mensis Ianuarii anno 1915 probabiliter natus est in vico v.d. Javalí Nuevo, prope Murciam. Iam a pueritia peculiares dotes ad artes picturamque ostendit, quibus postea usus est ad apostolatum agendum.

    Decem annos natus ingressus est seminarium, cuius religiosae Hispanicae persecutionis annis fuit alumnus. Heroica ardentique caritate in Eucharistiam impulsus, cum rei publicae milites in eius patrii vici ecclesiam irrupissent ac incendissent, consecratas Species in tuto collocavit. Quam ob rem a regimine habitus est funestus atque in custodiam coniectus, deinde ad opus damnatus. Anno 1939 cursum studiorum resumpsit ac die 9 mensis Iunii anno sequenti auctus est presbyteratu.

    Usque ad annum 1954 parochi munere functus est Lorcae, primum Sancti Matthaei paroeciae, dein Sancti Patricii, postea parociae Nostrae Dominae ab Assumptione in loco v.d. Fuentesanta, denique Villenae Sanctae Mariae. Ministerium parochi faciens, spiritalem fidelium institutionem maxime curavit, iuvenum in primis. Actionem Catholicam promovit, ad dilectionem in Christum et in Ecclesiam pervulgandam. Multum impendebat temporis iuvenes audiendo eosque, ut vitam christianam plane experirentur, adiuvando. Pariter tamen multum temporis ad precationem tradebat et tabernaculo peculiariter adstabat. In paroeciis etiam magnam spiritus rerumque paupertatem invenit, itaque se humillimorum, exurientium atque aegrotorum, quos fere cotidie visitabat, reddidit amicum. Scholas paroeciales quoque condidit. Sacerdotibus saepenumero hospitio recipiebat, ut utilem fraternitatem colerent.

    Anno 1954 paroecia Villenae venit in dicionem dioecesis Oriolensis, cuius Episcopus putavit Servum Dei, cum parochi fungendo munere fulsisset, sic spiritalem seminarii moderatorem opus optimum praebiturum. Qui eximia oboedientia hoc novum officium sumpsit. Cordibus sacerdotalibus ad imaginem Christi Boni Pastoris formandis se strenue tradidit. Virtutibus egregius, peculiari auctoritate gaudebat. Alumnorum coetuum ortum fovebat, ut inter se de rebus spiritalibus loquerentur atque mutue essent auxilio, doctrinam et exemplum Sancti Ioannis Abulensis una observantes.

    Unionis Apostolicae Cleri electus est moderator, quae Orcelli condita est anno 1957. Episcopus, cum collegium sacerdotum sacerdotalemque domum condi statuisset, eorum Servum Dei fecit rectorem adnexaeque ecclesiae Sancti Pauli parochum Lucenti.

    Apostolicis laboribus fractus, cordis incommoda pati incepit. Inde Episcopus ei spiritalis seminarii moderatoris officium tantum servare censuit. Servus Dei texere epistulas, per Hispaniam sacerdotes visitare ac praedicare perrexit.

    Eius frequentissima scripta efficiunt ut theologalis processus percipiatur, qui gradatim Servum Dei perduxit ad sacerdotalem apostolicamque maturitatem. Caritatis Iesu, in Eucharistia realiter et efficaciter praesentis, conscius, spiritalitatem alebat, quae Christum, Sanctissimam Trinitatem et Ecclesiam in principi loco ponebat, quam una cum Virgine Maria experiebatur. Ex Verbo Dei spem trahebat, “intus” quod vivere cupiebat. Voluntati Dei se omnino commisit ac continenter excellentiam mirabatur, qua Dominus vices humanas componeret. Universalem animum obtinebat et missionariam mentem. Perseverantiam, humilitatem fidelitatemque exercendo semper invenit gaudium atque laetitiam. Postremo vitae spatio, corporis toleravit dolores ad interiorem purificationem complendam, acerbissima quidem operis amittendi angustia, sed et copiosa fiducia in Deum affectus.

    Anno 1975 in Lucenti vico v.d. Rabasa nominatus est parochus, necnon formator quinque seminarii alumnorum coetus, qui se ad theologicum cursum apparabant. Attamen, ingravescente infirmitate, industriosae diei in terris ad finem pervenit die 26 mensis Ianuarii anno 1976. In consecratis, seminarii alumnis et christifidelibus laicis iam quandam sanctitatis famam habebat, quae, post mortem eius, usque increbuit.

    Quapropter Servi Dei Causa beatificationis et canonizationis est instructa. Apud Curiam ecclesiasticam Oriolensem-Lucentinam Inquisitio dioecesana a die 25 mensis Ianuarii anno 2002 ad diem 27 mensis Februarii anno 2004 celebrata est et huius Congregationis de Causis Sanctorum decretum de iuridica validitate die 20 mensis Ianuarii anno 2006 adepta. Positio inde edita est ac, iuxta usitatum iter, an Servus Dei heroum in modum theologales, cardinales iisque adnexas virtutes excoluisset est disceptatum. Die 17 mensis Novembris anno 2020 Consultores Theologi adfirmativum protulerunt votum. Die 28 mensis Septembris anno 2021 Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria in Sessione congregati, Servum Dei agnoverunt christianas virtutes in gradu heroico exercuisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Didaci Hernández González, Sacerdotis dioecesani, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 13 mensis Octobris a. D. 2021.