Causa in corso
Emanuela Maria Maddalena Kalb (al secolo: Elena)
- Venerabile Serva di Dio -

Emanuela Maria Maddalena Kalb (al secolo: Elena)

(1899 - 1986)

Venerabilità:

- 14 dicembre 2015

- Papa  Francesco

Suora professa della Congregazione delle Suore Canonichesse di Santo Spirito in Sassia; nel suo itinerario di conversione proseguì il cammino dei Padri, riconoscendo in Gesù il Messia e Salvatore. Una manifestazione particolare della fede si ebbe nel rapporto con la sofferenza che sperimentò molte volte durante la vita, sia per le oppressioni dei regimi dittatoriali e gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, sia per il rapporto con la famiglia che non accettò la sua conversione, sia per i problemi di salute che la colpirono

  • Biografia
Figlia d’Israele e figlia della Chiesa Cattolica, consacrata e insegnante, corrispose in modo convinto all’amore di Cristo, adempiendo agli incarichi quotidiani totalmente abbandonata a Lui

 

La Venerabile Serva di Dio Emanuela Maria Maddalena Kalb (al secolo: Elena), primogenita di sei figli, nacque il 26 agosto del 1899 a Jarosław (oggi Polonia), in una famiglia ebrea praticante. L’educazione alla religione ebraica mise nel cuore della Serva di Dio il desiderio della verità e l’amore per il prossimo.

Nel 1914, il padre emigrò negli Stati Uniti, dove morì, senza rivedere la famiglia. Due anni dopo, la Venerabile Serva di Dio perse la madre, rimasta contagiata dal tifo durante l’assistenza dei malati.

A diciassette anni, lei stessa si ammalò e, in ospedale, incontrò alcune suore. Affascinata dal loro atteggiamento di servizio disinteressato al prossimo, allacciò con loro un dialogo che la portò a conoscere meglio la figura di Gesù Cristo, giungendo a riconoscerlo come Messia promesso.

Non badando alle difficoltà poste da parte della famiglia, decise di divenire cattolica e, il 18 gennaio 1919, all’età di venti anni, ricevette il Battesimo nella Basilica Cattedrale di Przemyśl, assumendo il nome di Maria Maddalena.

Tale scelta la portò al distacco dalla propria famiglia e al desiderio di portare a Cristo anche i fratelli più piccoli che, nel 1921, ricevettero il Battesimo nella Chiesa Cattolica mentre lei completò la sua istruzione nell’Istituto Statale Magistrale di Krosno.

Sentendosi chiamata alla vita religiosa e claustrale, il 30 aprile 1927 la Serva di Dio entrò nella Congregazione delle Suore Canonichesse dello Spirito Santo in Sassia, a Cracovia. Durante il Postulantato fu inviata nella Comunità di Biskupice, per insegnare nella locale Scuola Elementare. Ammessa al Noviziato nel 1928, ricevette il nome di suor Emanuela. Nel 1930 emise la sua Prima Professione e, nel 1933, quella Perpetua. Dal 1934 al 1936 fu Maestra delle Novizie. Nel 1935 scrisse la propria ‘Consacrazione alla mia amatissima Madre Maria’. Nel 1937, dopo un anno di insegnamento, venne nominata Superiora della nuova Casa di Pacanów e Direttrice del locale Istituto Commerciale. Nella Congregazione svolse i servizi di insegnante nelle Scuole Elementari e negli Asili, trasmettendo ai bambini una solida base umana e cristiana. Stimata dalle consorelle, fu chiamata a svolgere vari compiti formativi e di responsabilità: Segretaria Generale; Maestra delle Novizie; Responsabile delle Postulanti. Dal 1942 al 1946 si ammalò di polmonite e soffrì di un’otite in seguito alla quale cominciò a perdere l’udito.

Dal 1957, a causa della perdita totale dell’udito, visse nella Comunità di Cracovia, dedicandosi totalmente alla preghiera e all’offerta dei suoi sacrifici per Israele e per la santificazione dei sacerdoti.

Morì a Cracovia (Polonia) il 18 gennaio 1986.

 

INCHIESTA DIOCESANA

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Curia ecclesiastica di Cracovia (Polonia), dal 20 settembre 2001 al 27 settembre 2003, in trentaquattro Sessioni, durante le quali furono raccolte le prove documentali e vennero escussi trentatré testi, di cui quattro ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 13 maggio 2005.

 

CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI

Si svolse il 28 novembre 2013, presieduto dal Promotore della Fede, con la partecipazione dei Consultori prescritti, i quali misero in evidenza che per comprendere appieno la vita e la spiritualità della Venerabile Serva di Dio occorre contestualizzarle nel complesso periodo storico in cui visse, caratterizzato da due regimi totalitari: prima quello nazista e poi quello comunista.

La virtù che la caratterizzò fu la fede. Nel suo itinerario di conversione proseguì il cammino dei Padri, riconoscendo in Gesù il Messia e Salvatore. Una manifestazione particolare della fede si ebbe nel rapporto con la sofferenza che sperimentò molte volte durante la vita, sia per le oppressioni dei regimi dittatoriali e gli orrori della Seconda Guerra Mondiale, sia per il rapporto con la famiglia che non accettò la sua conversione, sia per i problemi di salute che la colpirono. Seppe affrontare con dignità e fortezza le prove del dolore fisico, associandolo alla Passione di Gesù. Anche l’ultima malattia che la rese completamente sorda venne da lei accolta quale “corona di spine” ricevuta dal Signore e con Lui condivisa. Anche nei momenti più difficili conservò la serenità e, nonostante l’invalidità, continuò a lavorare instancabilmente e a comunicare con le Suore fino a divenire un’abile e prudente consigliera.

La devozione al volto del Cristo sofferente la portò a riconoscere il Signore in ogni persona bisognosa che incontrò sulla sua strada, mostrandosi madre caritatevole.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E DEI VESCOVI

Si riunì il 3 novembre 2015. L’Em.mo Ponente, dopo aver ripercorso la storia della Causa e illustrato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, sottolineò la sua grande fede che affondava le radici nella tradizione giudaica. Fu assidua alla preghiera, in particolare all’Adorazione Eucaristica, anche notturna, e alla quotidiana pratica della Via Crucis. Desiderò compiere in tutto la volontà di Dio. Figlia d’Israele e figlia della Chiesa Cattolica, consacrata e insegnante, ella corrispose in modo convinto all’amore di Cristo, adempiendo agli incarichi quotidiani e ordinari con un grande amore e totalmente abbandonata a Lui. Visse la sua consacrazione nell’umile servizio di Dio e del prossimo, in particolare i sacerdoti e le consorelle.

Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa.