Causa in corso
Franz de Castro Holzwarth
- Venerabile Servo di Dio -

Franz de Castro Holzwarth

(1942 - 1981)

Venerabilità:

- 17 dicembre 2022

- Papa  Francesco

Fedele laico; prima Causa super oblatione vitae, morì poiché si offrì come ostaggio al posto di un poliziotto tenuto prigioniero in un carcere in rivolta, consapevole della grande probabilità di morire che tale scelta avrebbe comportato

  • Biografia
La sua fama, in morte e dopo la morte, si configura chiaramente come fama della donazione della vita, come un atto eroico motivato dalla carità cristiana

 

Il  Venerabile Servo di Dio Franz De Castro Holzwarth nacque il 18 maggio 1942 a Barra do Piraí (Brasile). Nel 1968, si laureò in Giurisprudenza a São José dos Campos e iniziò ad esercitare l’avvocatura a Jacareí.

Dopo aver abbandonato l’idea di diventare sacerdote, entrò a far parte dell’“Associazione di Protezione e Assistenza dei Carcerati” (APAC), fondata nel 1971 dall’avvocato Mario Ottoboni, per l’assistenza spirituale e materiale e il reinserimento sociale dei carcerati, preoccupandosi anche delle loro famiglie. Si trattava di un’attività socio-caritativa che egli, rimasto celibe e profondamente religioso, viveva come una missione, con zelo e piena dedizione. Scelse di prestare il servizio presso il carcere di Jacareí, dove si trovavano detenuti considerati molto pericolosi.

Il 14 febbraio 1981, nel summenzionato carcere scoppiò una rivolta durante la quale i detenuti, dopo aver catturato alcuni ostaggi, chiesero delle automobili per fuggire. Iniziò una trattativa con la Polizia militare. Franz, insieme all’avvocato Mario Ottoboni, si offrì come mediatore. Un primo gruppo di rivoltosi riuscì a lasciare il carcere; un secondo gruppo fu ostacolato dalla Polizia militare. Poiché la situazione non si sbloccava, egli si consegnò ai rivoltosi in sostituzione di un poliziotto che era tenuto in ostaggio. La vicenda si concluse con una sparatoria nella quale la Polizia militare, venendo meno agli accordi, uccise i detenuti che volevano fuggire in automobile con Franz in ostaggio. Nella sparatoria fu ucciso anche lui.

 

Offerta della Vita

Si tratta della prima Causa super oblatione vitae che è stata sottoposta alla Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi. In base ai criteri indicati nella Lettera apostolica Maiorem hac dilectionem, l’offerta della vita deve rispondere ai seguenti criteri:

    1) l’offerta libera e volontaria da parte del Servo di Dio della vita e l’eroica accettazione propter caritatem di una morte certa e a breve termine;

    2) il nesso tra l’offerta e la morte prematura;

    3) l’esercizio, almeno in grado ordinario, delle virtù cristiane prima dell’offerta della vita e, poi, fino alla morte;

    4) la fama di santità e di segni, almeno dopo la morte.

In merito all’offerta libera e volontaria della vita e all’eroica accettazione propter caritatem della morte, Franz morì poiché si offrì come ostaggio al posto del poliziotto tenuto prigioniero dai carcerati in rivolta. Inoltre, risulta chiaro che l’offerta della vita fu “libera e volontaria”. Infatti, lui poteva non recarsi al carcere di Jacareí, anche perché non stava bene in salute. Una volta recatosi sul posto, non era obbligato ad offrirsi in ostaggio in sostituzione del poliziotto. Il motivo che lo spinse all’offerta della vita fu la carità cristiana. Egli si offrì sia per salvare il poliziotto, sia per sbloccare la situazione di stallo che poteva degenerare da un momento all’altro. Egli era consapevole della grande probabilità della morte che tale scelta comportava. Inoltre, tra la sua decisione e la morte inevitabile è trascorso poco tempo.

Il nesso tra l’offerta della vita e la morte prematura si evince dal contesto di stallo tra le due posizioni che non intendevano rinunciare assolutamente alle proprie ragioni, nonché dalle circostanze di comparsa sul posto dei media.

Riguardo all’esercizio, almeno in grado ordinario, delle virtù cristiane prima dell’offerta della vita e, poi, fino alla morte, risulta che Franz le esercitò anche al di sopra della considerazione ordinaria, dedicando con convinzione e propter caritatem il suo tempo e le sue capacità a favore dei carcerati.

Infine, la sua fama, in morte e dopo la morte, si configura chiaramente come fama della donazione della vita, come un atto eroico motivato dalla carità cristiana.

 

Iter della Causa

La Causa iniziò con la celebrazione dell’Inchiesta diocesana super martyrio che si svolse presso la Curia ecclesiastica di São José dos Campos (Brasile), dal 2009 al 2010.

Validità giuridica dell’Inchiesta diocesana: 18 maggio 2012.

La Positio super martyrio fu sottoposta al Congresso Peculiare dei Consultori Teologi il 9 febbraio 2017, ottenendo un risultato solo parzialmente positivo. La difficoltà maggiore si ebbe nel dimostrare l’odium fidei ex parte persecutoris.

In seguito alla promulgazione della Lettera apostolica Maiorem hac dilectionem, il 15 febbraio 2018, il Dicastero accolse la richiesta della Postulazione di procedere al cambiamento del dubium da super martyrio a super oblatione vitae.

Il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi super oblatione vitae si tenne il 9 marzo 2021, con esito unanimemente affermativo.

La Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi si svolse l’11 ottobre 2022, con il medesimo esito affermativo.