Causa in corso
Giuseppe di Sant’Elpidio (al secolo: Giulio Bocci)
- Venerabile Servo di Dio -

Giuseppe di Sant’Elpidio (al secolo: Giulio Bocci)

(1885 - 1974)

Venerabilità:

- 23 febbraio 2023

- Papa  Francesco

Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, Fondatore della Congregazione delle Sorelle Francescane delle Vocazioni; visse intensamente la propria vocazione cappuccina. La preghiera lo conformò a Cristo e lo predispose per la pazienza e la perseveranza

  • Biografia
Attento ai segni dei tempi, seppe affrontare le nuove sfide dell’apostolato con creatività

 

Il Venerabile Servo di Dio Giuseppe di Sant’Elpidio (al secolo: Giulio Bocci) nacque a Sant’Elpidio a Mare (Fermo, Italia) il 15 marzo 1885. Entrò nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, nel convento di Cingoli, nel 1898. Trascorso l’anno di noviziato, il 20 giugno 1901 emise la professione religiosa temporanea e, il 2 novembre 1907, quella solenne. Il 21 dicembre successivo fu ordinato sacerdote.

Fu assegnato al convento di Camerino come Vice-Maestro dei novizi, poi, nel 1910, in quello di Jesi come Direttore degli studenti liceali, mentre l’anno successivo a Montegiorgio come “Presidente” della Fraternità Cappuccina. Nel 1912, fu trasferito a Cingoli con l’incarico di “Maestro del Collegetto”.

Scoppiata la Prima Guerra Mondiale, venne chiamato alle armi ad Ancona, Genova, Costa Maser, Minerbe e Thiene. Congedato in via definitiva, nel 1918, rientrò al convento di Cingoli come insegnante del collegio serafico.

Nel 1928 fu destinato al convento di Pesaro, dove svolse gli incarichi di insegnante, Vicario della comunità e, per un periodo, anche quello di Guardiano.

Nel 1932 fondò ufficialmente l’Opera delle Vocazioni, dedicandosi anche alla redazione del giornalino “Pace e bene”. Come Direttore del locale Terzo Ordine Francescano, iniziò a radunare un gruppo di ragazze e donne, con lo scopo di dedicarsi totalmente alla preghiera e al sostegno delle vocazioni sacerdotali e religiose.

Da questo primo gruppo, nel 1943, nacquero le Sorelle Francescane delle Vocazioni (ora Volontarie Francescane delle Vocazioni).

Inoltre, si impegnò nella costruzione della Casa Francescana di Pesaro e si dedicò al ministero del confessionale e della direzione spirituale, accompagnando epistolarmente un vasto numero di fedeli.

Morì a Pesaro (Italia) il 23 novembre 1974.

Il Venerabile Servo di Dio visse intensamente la propria vocazione cappuccina. La preghiera lo conformò a Cristo e lo predispose per la pazienza e la perseveranza. Il suo cammino fu segnato dall’abbandono alla volontà di Dio, dal distacco dai beni e dallo spirito di sacrificio. Attento ai segni dei tempi, seppe affrontare le nuove sfide dell’apostolato con creatività. Intraprese una feconda direzione spirituale per le nuove vocazioni, che seguiva anche per via epistolare: sapeva analizzare le necessità delle persone incoraggiandole e accompagnandole nel discernimento. La sua umiltà e la semplicità del tratto, unite alla profondità della vita spirituale, erano particolarmente apprezzate dai fedeli. In comunità era figura di riferimento soprattutto per i giovani.

La fama delle sue virtù è ancora viva tra i Cappuccini e tra le Sorelle Francescane della Carità, alla quale è unita una certa fama signorum.