Giuseppe Vithayathil
(1865 - 1964)
Sacerdote diocesano, Confondatore della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia; fu un sacerdote zelante e pio. Si distinse particolarmente per l’amore alla Santissima Trinità, per la devozione eucaristica – per la quale incentivò la pratica delle Quarantore – e per la direzione spirituale. Dal suo amore verso l’Eucaristia scaturiva la compassione verso gli altri, senza distinzione di ceto sociale o di casta
Il Venerabile Servo di Dio Giuseppe Vithayathil nacque a Puthenpally (India) il 23 luglio 1865, in una famiglia cattolica di rito siro-malabarese. Nel 1881 entrò nel Seminario di Elthuruth e, dopo un anno al St. Thomas College di Trichur per studiare retorica e inglese, nel 1890 si trasferì nel Seminario Maggiore di Puthenpally. L’11 marzo 1894 fu ordinato sacerdote.
Svolto il ministero pastorale in varie parrocchie, nel 1902, fu inviato a Puthenchira, dove si distinse per pietà eucaristica, devozione mariana, disponibilità nel ministero, carità verso i poveri, premura per la formazione umana e cristiana della gioventù e cura delle vocazioni.
Ivi, il Venerabile Servo di Dio conobbe la Beata Maria Teresa Chiramel Mankidiyan, Fondatrice della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia. Al ministero parrocchiale, associò la cappellania delle medesime Suore, guidandole anche nell’iter di riconoscimento canonico. Contemporaneamente si impegnò nella ricostruzione della St. Mary’s Church e nell’istituzione della St. Mary’s School, come anche in altre numerose iniziative importanti sia per la parrocchia che per il territorio. Nel 1922, il Servo di Dio fu trasferito a Kuzhikkattussery, dove si dedicò alla cappellania delle Suore e alla nascita di istituti educativi come la Industrial School, nel 1929, la High School, nel 1947, e la Primary School a Kodakara, nel 1949.
Morì, quasi centenario, l’8 giugno 1964 a Kuzhikkattussery (India).
INCHIESTA EPARCHIALE
L’Inchiesta eparchiale si svolse presso la Curia di Irinjalakuda dei siro-malabaresi (India), in centouno Sessioni, dal 1° settembre 2004 al 15 settembre 2007, con la raccolta della documentazione e l’escussione di cinquantasette testi, di cui nove ex officio.
La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto dell’8 ottobre 2010.
CONGRESSO DEI CONSULTORI TEOLOGI
Si tenne il 21 ottobre 2014. I Consultori sottolinearono che il Venerabile Servo di Dio fu un sacerdote zelante e pio. Si distinse particolarmente per l’amore alla Santissima Trinità, per la devozione eucaristica – per la quale incentivò la pratica delle Quarantore – e per la direzione spirituale. Dal suo amore verso l’Eucaristia scaturiva la compassione verso gli altri, senza distinzione di ceto sociale o di casta. Fu prudente ed equilibrato nel dirigere le anime. Guidò sapientemente anche la Beata Maria Teresa alla fondazione della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia, che ebbe i medesimi cardini della spiritualità del Venerabile Servo di Dio: l’amore per l’Eucaristia e il servizio agli altri, con uno sguardo particolare rivolto alle famiglie. Alla morte della Beata Maria Teresa, avvenuta nel 1926, fu il Venerabile Servo di Dio a condurre con saggezza, per i successivi trentotto anni, le Suore della Sacra Famiglia, divenendone di fatto il Cofondatore.
Operò in un contesto difficile quale quello indù, mantenendosi sempre fedele alla dottrina cattolica. Si occupò, con profondo senso di giustizia, anche di questioni sociali per migliorare le condizioni della sua gente, nonché del rispetto dei diritti umani. Uomo mite, seppe stare vicino ai poveri e agli ammalati, anche quelli più gravi, colpiti dalla lebbra e dal vaiolo, agli orfani e alle famiglie.
Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo circa il grado eroico delle virtù, la fama di santità e di segni del Venerabile Servo di Dio.
SESSIONE ORDINARIA DEI CARDINALI E VESCOVI
Si riunì il 17 novembre 2015. L’Em.mo Ponente, dopo aver sintetizzato la storia della Causa ed il profilo biografico del Venerabile Servo di Dio, si soffermò sull’esercizio eroico delle virtù teologali e cardinali. Egli manifestò l’amore per Dio anzitutto nella celebrazione e nell’adorazione eucaristica. Coltivava una filiale devozione verso il Sacro Cuore, la Vergine Maria e i Santi. Docile all’azione dello Spirito Santo, perseverò nell’opera di evangelizzazione e nell’accompagnamento discreto e prudente della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia, che lo considerò come Cofondatore.
Si distinse nella carità verso il Signore e verso il prossimo, compiendo tutto per la maggior gloria di Dio, con generosa dedizione al proprio ministero sacerdotale, con particolare riguardo ai giovani bisognosi di istruzione e formazione cristiana, ai poveri, ai malati e agli indigenti.
Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero al dubbio con sentenza affermativa.