Causa in corso
Maddalena di Gesù (al secolo: Elisabetta Maria Maddalena Hutin)
- Venerabile Serva di Dio -

Maddalena di Gesù (al secolo: Elisabetta Maria Maddalena Hutin)

(1898 - 1989)

Venerabilità:

- 13 ottobre 2021

- Papa  Francesco

Fondatrice della Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù, viaggiò per il mondo alla ricerca di minoranze ignorate o meno accessibili. Soprattutto nel Medio Oriente dove incoraggiò a impegnarsi contro l’ingiustizia con l’amore, facendo dell’eucaristia il centro della fraternità

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“araba con gli arabi, nomade con i nomadi”

 

    La Venerabile Serva di Dio Maddalena di Gesù (al Secolo: Elisabetta Maria Maddalena Hutin) nacque il 26 aprile 1898 a Parigi (Francia). A causa della sua fragile salute, la famiglia si stabilì ad Aix-en-Provence. Studiò in vari collegi delle Suore del Sacro Cuore. Nel 1921, leggendo una biografia del Beato Charles de Foucauld, rimase affascinata dal Vangelo vissuto tra gli ultimi e iniziò un cammino di discernimento. Nel 1928 accettò la direzione del collegio delle Suore del Sacro Cuore a Nantes e aprì una scuola popolare gratuita per le ragazze lavoratrici.

    Nel 1936, il medico curante, per combattere la poliartrite di cui soffriva, le consigliò di andare a vivere in un clima asciutto. Così, dopo la morte del padre, nel 1936, insieme alla madre e ad una giovane che desiderava consacrarsi al Signore, partì per l’Algeria. Si stabilirono a Boghari, a sud di Algeri, nel quartiere arabo dove collaborò nell’assistenza dei più poveri. Da questa esperienza comprese di dare più spazio alla dimensione contemplativa della vita per essere segno della tenerezza di Dio verso i poveri e gli esclusi.

    Nel 1938, durante un pellegrinaggio alla tomba di Charles de Foucauld, conobbe padre René Voillaume, fondatore della Fraternità dei Piccoli Fratelli di Gesù, e Mons. Gustave-Jean-Marie Nouet, Prefetto Apostolico del Sahara. Quest’ultimo la invitò a vivere un tempo di formazione religiosa presso il noviziato delle Suore Bianche di Algeri. L’8 settembre 1939, emise la professione religiosa prendendo il nome di sorella Maddalena di Gesù. Nel frattempo Mons. Nouet le chiese anche di scrivere le regole della nuova fondazione denominata “Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù”, con lo scopo di vivere in comunità attive e contemplative, di 3 o 4 consorelle, in abitazioni simili a quelle dei poveri, “araba con gli arabi, nomade con i nomadi”. Nel 1947, la Congregazione venne approvata come Istituto di Diritto Diocesano ed ella fu eletta Superiora Generale. Nel 1949, preferì rinunciare a tale incarico per occuparsi della formazione continua delle Piccole Sorelle e delle nuove fondazioni. Viaggiò per il mondo alla ricerca di minoranze ignorate o meno accessibili. Le comunità si moltiplicarono soprattutto nel Medio Oriente dove incoraggiavano a impegnarsi contro l’ingiustizia con l’amore facendo dell’eucaristia il centro della fraternità.

    L’ecumenismo diventò una delle sue priorità. Incontrò tantissime persone con cui intesse legami di amicizia profonda, fra cui i futuri papi Paolo VI e Giovanni Paolo II.

    Morì a Roma il 6 novembre 1989.

    La Venerabile Serva di Dio manifestò l’esercizio eroico della fede in una relazione profonda con il Signore. Dal 1940, introdusse l’uso di recitare ogni giorno, la cosiddetta “preghiera dell’abbandono”. L’espressione, cara al Beato Charles de Foucauld - “Gesù è il Maestro dell’Impossibile” - ritornava spesso sulle sue labbra, soprattutto nei momenti più difficili. Aveva uno sguardo di fede tale, che le permetteva di riconoscere il Signore sempre presente nella sua vita, nel suo essere e in ogni circostanza. La sua fede era cristocentrica, e vedeva Gesù come “unico modello”.

    Imparò a vivere nell’attesa. La fede in “Gesù, Signore dell’Impossibile”, animava la virtù della speranza che per lei era la certezza che ogni uomo è immagine di Dio e ciascuno è chiamato a realizzare il piano divino. Per lei la solennità del Natale era il ritorno alle sorgenti della fede e della speranza, per questo richiedeva alle Piccole Sorelle di rinnovare la loro volontà di ritornare alla piccola scuola di Bethlem.

    Alla luce del Vaticano II accoglieva con gioia gli aggiornamenti conciliari con i nuovi orientamenti ecclesiali, quali l’impegno ecumenico, il dialogo con il mondo, il rispetto per le altre professioni di fede.

    Desiderò amare il prossimo come Gesù che ha dato la sua vita, morendo per tutti. Credeva che l’amicizia fosse parte della vocazione e dell’apostolato delle Piccole Sorelle. 

 

ROMA

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

MADDALENA DI GESU'

(al secolo: Elisabetta Maria Maddalena Hutin)

Fondatrice della Fraternità Piccole Sorelle di Gesù

(1898-1989)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “Mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno” (1Cor 9, 22).

    Come l’Apostolo Paolo, anche la Serva di Dio Maddalena di Gesù (al secolo: Elisabetta Maria Maddalena Hutin) ha trovato la perfezione della propria libertà e la gioia della propria vocazione nel rendersi serva di tutti. Come il Divino Salvatore, che si è incarnato nella povertà del presepe, ha condiviso vita e vicissitudini dei più poveri, immergendosi nella massa dell’umanità come lievito di universale fratellanza.

    La Serva di Dio nacque a Parigi il 26 aprile 1898. I genitori della Serva di Dio erano ferventi cattolici. Il padre le trasmise la passione per l’Africa, l’interesse verso la cultura araba e il popolo nomade. La famiglia si stabilì ad Aix-en-Provence nel 1914. Allorché venne edita la prima biografia del Beato Carlo di Gesù (al secolo: Charles de Foucauld), la Serva di Dio ne rimase fortemente colpita e prese a coltivare intimamente il desiderio di vivere completamente la sua spiritualità, negli stessi luoghi dove visse il Beato. Quando i medici, per la sua malferma salute, le consigliarono la salubrità di un clima più asciutto, ascoltando la voce di Gesù “Padrone dell’impossibile”, colse l’occasione per spostarsi in Algeria e andare a vivere nel Sahara. Trascorsi due anni a Boghar, poiché desiderava consacrare la sua vita a Dio, su indicazione del vescovo Gustave-Jean-Marie Nouet, Prefetto Apostolico di Ghardaïa nel Sahara, e del suo direttore spirituale, compì un anno di noviziato presso le Suore Missionarie di Nostra Signora d’Africa, poi l’8 settembre 1939, insieme alla sua prima compagna, emise i voti temporanei. Nacque così la Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù. Superando gli schemi classici della vita consacrata del suo tempo e unendo magnificamente consacrazione e apostolato, la Serva di Dio offrì alla Chiesa una via nuova di offerta di sé, di unione sponsale a Cristo e di servizio al prossimo.

    Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, dovette tornare ad Aix-en-Provence, dove aprì il noviziato. Divideva il suo tempo fra la Francia e la città algerina di Touggourt. L’8 settembre 1942 pronunciò i voti perpetui nelle mani dell’Arcivescovo di Aix, il cui successore nel 1947 riconobbe la Fraternità come congregazione di diritto diocesano. Intanto la Serva di Dio si trasferì a Roma.

    Nel decimo anno dalla fondazione della Fraternità, lasciò il compito di responsabile generale, per dedicarsi alla formazione delle Piccole Sorelle e all’apertura di nuove case in paesi più lontani. Viaggiò molto, raggiungendo anche i Paesi islamici dell’Africa e del Medio Oriente, nonché gli Stati oltre la cosiddetta “cortina di ferro”, incluse l’Unione delle repubbliche sovietiche e la Repubblica popolare cinese. A tutti dava testimonianza della misericordia di Dio, con una carità semplice e sincera. Quando venne richiesto il decretum laudis della Sede Apostolica, la Fraternità contava circa 800 Piccole Sorelle, sparse in 154 case. Nel 1964 quindi divenne di diritto pontificio e si stabilì la casa generalizia a Roma, presso le Tre Fontane.

    L’appartenenza a Gesù, che ella nutrì costantemente, caratterizzò tutta la vita e l’apostolato della Serva di Dio, la quale sempre approfondì un amore unico e straordinario verso di lui. L’attirava massimamente la spiritualità sobria e umile, che tiene fisso lo sguardo su Gesù Bambino. Questa la rese teste vivente della sua tenerezza verso tutti, soprattutto i più piccoli. Vedeva il volto di Dio in quello dei fratelli e sorelle. Contemplativa in mezzo al mondo, dall’intimità con il Signore scaturivano il suo pensare ed agire e, fin dalle prime Costituzioni, l’adorazione eucaristica fu una caratteristica imprescindibile dell’istituto da lei fondato. In ogni cosa mostrava un animo coraggioso e dotato di fortezza, temperato invero da saggia prudenza. Visse radicalmente e insegnò la povertà. Davanti alle discriminazioni di razza e cultura, lottò per la giustizia e l’uguaglianza delle genti. Ebbe a cuore l’unità della Chiesa e della sua famiglia religiosa.

    Terminata la sua corsa di fede viva e speranza incrollabile, il 6 novembre 1989 a Roma, dopo un lungo periodo di sofferenze, la Serva di Dio rese la sua anima a Dio. Una certa fama di santità la circondava in tutto il mondo, fra persone di qualsivoglia fede religiosa o livello sociale.

    Poiché questa fama non è mai diminuita, si iniziò la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Presso la Curia ecclesiastica del Vicariato dell’Urbe si è celebrata l’Inchiesta diocesana dal 6 ottobre 2000 al 21 marzo 2003 e, dal 29 giugno 1998 al 20 febbraio 2002, presso la Curia ecclesiastica di Aix-en-Provence, si è tenuta una Inchiesta rogatoriale. Furono riconosciute giuridicamente valide entrambe da questa Congregazione delle Cause dei Santi, con decreto del 21 marzo 2003. Preparata la Positio, si è discusso, secondo consuetudine, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. I Consultori Teologi hanno dato parere affermativo il 27 ottobre 2020. I Padri Cardinali e Vescovi poi, riuniti in Sessione Ordinaria il 5 ottobre 2021, hanno riconosciuto l’esercizio eroico delle virtù teologali, cardinali ed annesse della Serva di Dio.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Maddalena di Gesù (al secolo: Elisabetta Maria Maddalena Hutin), Fondatrice delle Piccole Sorelle di Gesù, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 13 ottobre nell’anno del Signore 2021.

 

Marcello Card. Semeraro

Prefetto

 

                                                                                    + Fabio Fabene

                                                                                    Arciv. tit. di Montefiascone

                                                                                    Segretario

 

 

 

 

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ROMANA

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MAGDALENAE A IESU

(in saeculo: Elisabethae Mariae Magdalenae Hutin)

Fundatricis Fraternitatis Parvarum Sororum a Iesu

(1898-1989)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

“Omnibus omnia factus sum, ut aliquos utique facerem salvos” (1Cor 9, 22).

Sicut Paulus Apostolus, et Serva Dei Magdalena a Iesu (in saeculo: Elisabetha Maria Magdalena Hutin) libertatis perfectionem vocationisque gaudium invenit se omnium servam faciendo. Ad imitationem Divini Salvatoris, qui in paupertate praesepii incarnatus est, vitam et vices cum indigentissimis communicavit ac in humanitatis congestum se intulit, uti universalis fraternitatis fermentum.

Serva Dei nata est Lutetiae Parisiorum die 26 mensis Aprilis anno 1898. Parentes eius catholica fide fervebant. Pater Africae cupiditatem ipsi tradidit, Araborum culturae nomadumque populi studium. Familia Aquis Sextiis constitit anno 1914. Cum prima Beati Caroli a Iesu (in saeculo: Caroli de Foucauld) biographia edita esset, Serva Dei valde perpulsa est cupiditatemque eiusdem spiritalitatis exercendae iisdem in locis, in quibus ipse vixit, intime colere inchoavit. Medicis ei, infirmitate laboranti, cuiusdam caeli siccioris salubritatem suadentibus, vocem Iesu “Domini rerum impossibilium” audiens, occasionem nacta est se in Algeriam movendi ac in Sahara collocandi. Duobus annis in loco v.d. Boghar transactis, cum vitam suam Deo consecrare cuperet, hortantibus Episcopo Gustavo Ioanne Maria Nouet, Praefecto Apostolico Ghardaiensi in Sahara, necnon suo spiritali moderatore, novitiatus annum egit apud Sorores Missionarias Nostrae Dominae ab Africa, postea die 8 mensis Septembris anno 1939, una cum prima socia, vota ad tempus nuncupavit. Sic Fraternitas Parvarum Sororum a Iesu orta est. Serva Dei temporis sui usitatas vitae consecratae formas superavit Ecclesiaeque, consecratione et apostolatu excellenter coalescentibus, novam sui ipsius offerendi, unionis nuptialis cum Christo complendae proximoque ministrandi viam praebuit.

Secundo totius mundi bello exardescente, Aquas Sextias redire debuit, quo loco novitiatum instituit. Tempus degebat inter Francogalliam et Algerinam urbem v.d. Touggourt. Die 8 mensis Septembris anno 1942 perpetua vota in manibus Archiepiscopi Aquensis in Gallia professa est, cuius successor anno 1947 Fraternitatem ut iuris dioecesani congregationem agnovit. Interea Serva Dei se Romam contulit.

Decimo anno a fundata Fraternitate exacto, generalis antistitae munus reliquit, ut Parvis Sororibus formandis necnon novis domibus in longioribus orbis regionibus instituendis se traderet. Plurima itinera fecit, ad Macometanas Africae Orientisque Proximi Civitates quoque pervenit, necnon ad Civitates praeter id quod “aulaeum ferreum” dicitur, Unione rerum publicarum Sovieticarum et Re publica populari Sinarum inclusis. Omnibus misericordiae Dei testimonium praebebat, simplicem sinceramque caritatem praestando. Cum decretum laudis ab Apostolica Sede peteretur, Fraternitas circiter DCCC Parvas Sorores numerabat, CLIV domibus dispertitas. Inde anno 1964 iuris pontificii facta est generalitiaque domus Romae, apud Tre Fontes, posita.

Adiunctio cum Iesu cunctam vitam et Servae Dei apostolatum informavit, quam ipsa continenter aluit, ac unicam egregiamque caritatem in eum altiorem semper reddidit. Sobria humilisque spiritalitas, quae oculos defixos in Iesum Infantem obtinet, eam maxime attraxit. Eadem eius tenuitatis erga omnes vivam fecit testem. In medio mundi contemplativa, ex intima necessitudine cum Domino cogitatio eius et actio manabant atque, iam primas secundum Constitutiones, Eucharistica pietas necessarie institutum, ab ea ipsa conditum, denotavit. In omnibus animum strenuum ac fortitudine exornatum valde ostendit, sapienti quidem prudentia temperatum. Paupertatem radicitus vixit et docuit. Coram discrimine stirpis vel culturae pro iustitia gentiumque aequalitate certavit. Ecclesiae suaeque religiosae familiae summam unitatis egit curam.

Vividae fidei inconcussaeque spei cursu consummato, die 6 mensis Novembris anno 1989 Romae, diuturnum post dolorum tempus, Serva Dei animam Deo reddidit. Certa quaedam sanctitatis fama eam totum per orbem circumdabat, inter cuiusvis religionis vel condicionis homines.

Hac numquam imminuente fama, Servae Dei incepta est Causa beatificationis et canonizationis. Apud Curiam ecclesiasticam Vicariatus Urbis a die 6 mensis Octobris anno 2000 ad diem 21 mensis Martii anno 2003 Inquisitio dioecesana celebrata est atque Inquisitio rogatorialis apud Curiam ecclesiasticam Aquensem in Gallia a die 29 mensis Iunii anno 1998 ad diem 20 mensis Februarii anno 2002 habita. Utraque de iure valida ab hac Congregatione de Causis Sanctorum agnita est, per decretum diei 21 mensis Martii anno 2003. Positione exarata, disceptatum est, iuxta usum, an Serva Dei virtutes christianas heroico in gradu excoluisset. Consultores Theologi die 27 mensis Octobris anno 2020 pronuntiativum protulerunt votum. Dein Patres Cardinales et Episcopi, die 5 mensis Octobris anno 2021 Ordinaria in Sessione congregati, heroum Servae Dei exercitium professi sunt theologalium, cardinalium iisque adnexarum virtutum.

Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Magdalenae a Iesu (in saeculo: Elisabethae Mariae Magdalenae Hutin), Fundatricis Fraternitatis Parvarum Sororum a Iesu, in casu et ad effectum de quo agitur.

Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

Datum Romae, die 13 mensis Octobris a. D. 2021.