Causa in corso
Margherita Maria Guaini (al secolo: Alice Antonia)
- Venerabile Serva di Dio -

Margherita Maria Guaini (al secolo: Alice Antonia)

(1902 - 1994)

Venerabilità:

- 17 dicembre 2022

- Papa  Francesco

Fondatrice della Congregazione delle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote; rimase fedele alla propria vocazione, raggiungendo un equilibrio tra le esigenze di vita attiva e di vita contemplativa. Il suo significativo affidamento a Dio non conobbe cedimenti

  • Biografia
Fu una donna di intensa preghiera, pervasa, soprattutto, dal desiderio di vivere prolungati tempi di adorazione silenziosa davanti all’Eucaristia

 

La Venerabile Serva di Dio Margherita Maria Guaini (al secolo: Alice Antonia) nacque il 21 novembre 1902 a Ceto (Brescia, Italia), primogenita di dieci figli. Nel 1912 tutta la famiglia si trasferì a Gozzolina (Mantova). Morta la madre nel 1923, la Serva di Dio si prese cura della famiglia e iniziò a lavorare come infermiera.

Nel 1925, entrò nella Congregazione delle Ancelle della Carità a Brescia, emettendo la professione temporanea il 3 settembre 1929 e quella perpetua il 19 novembre 1932.

Rimasta addolorata per l’abbandono del ministero da parte di tanti presbiteri, nel 1938, entrò nel monastero della Visitazione a Brescia per offrire preghiera e sacrifici per i sacerdoti. Emise la professione solenne il 12 aprile 1939. Ciononostante dopo poco tempo ritornò l’inquietudine e comprese che il Signore le chiedeva un’opera specifica per la santificazione dei sacerdoti. Così nel 1945, ricevette l’indulto di uscire dal monastero e cominciò a lavorare dapprima in un orfanotrofio a Rovato (Brescia) e poi a Varenna (Como). Nel 1947, si trasferì ad Atella (Potenza) per collaborare con don Achille Fosco, che stava per avviare la “Pia Associazione dei Misericordiosi” a favore della gioventù povera e abbandonata. Nello stesso anno, con il consenso del Vescovo diocesano, la Venerabile Serva di Dio e altre tre giovani, diedero inizio all’Istituto delle “Sorelle Misericordiose di Gesù Sacerdote”. Nella medesima circostanza fu riconosciuta e confermata la sua elezione a Superiora Generale. Esse ricevettero come abitazione un ex-convento benedettino ad Atella. Da subito si evidenziarono alcune divergenze di vedute fra la Venerabile Serva di Dio e don Fosco, il quale voleva la sua fondazione con ramo maschile e ramo femminile dedita ad un’opera principalmente assistenziale, mentre ella, insieme all’opera assistenziale, desiderava che le suore offrissero al Signore la vita quotidiana, in Adorazione e preghiera per i sacerdoti. Il Vescovo, pertanto, decise che le due realtà si separassero. Dopo una prima esperienza nella diocesi di Matera, nel 1953, trasferì la Casa Madre a Varallo Sesia (Novara), dove il Vescovo le affidò il convento e la chiesa di “Santa Maria delle Grazie”. Insieme all’espansione dell’Istituto, che prese il nome di “Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote”, ella propose un cammino di spiritualità sia ai sacerdoti, creando il ramo degli “Oblati di Gesù Eterno Sacerdote”, sia ai laici, creando il Movimento Apostolico “Nuovi”, per vivere meglio la loro vocazione battesimale in sintonia con il Sacrificio di Cristo. Dopo aver rinunciato al governo della Congregazione nel 1990, vivendo in Casa Madre, attendeva alla preghiera e all'esortazione spirituale delle sue figlie.

Morì il 2 marzo 1994 a Varallo Sesia (Italia).

La Venerabile Serva di Dio fu una donna di intensa preghiera, pervasa, soprattutto, dal desiderio di vivere prolungati tempi di adorazione silenziosa davanti all’Eucaristia, nonostante i molteplici impegni. Il suo cammino di fede, caratterizzato da profondo abbandono all’amore di Dio, divenne affidamento sempre più intenso al Signore. Rimase fedele alla propria vocazione, raggiungendo un equilibrio tra le esigenze di vita attiva e di vita contemplativa. Il suo significativo affidamento a Dio non conobbe cedimenti. L’Amore sponsale verso Gesù si trasformò in amore materno verso le figlie spirituali, verso la Chiesa e il Papa, in un cammino di perfezione che la portò alla dolcezza degli ultimi tempi.

Negli ultimi quattro anni di vita continuò a dedicarsi alla preghiera per i sacerdoti e al loro ascolto. 

La sua fama di santità perdura sino ad oggi, unita ad una certa fama signorum.