Causa in corso
Maria Benedetta Arias
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Benedetta Arias

(1822 - 1894)

Venerabilità:

- 27 gennaio 2014

- Papa  Francesco

Fondatrice delle Suore Ancelle di Gesù nel Sacramento; Visse nella continua disponibilità alla volontà di Dio, rendendo un prezioso servizio alla Chiesa, tramite la carità verso i poveri, i malati, gli emarginati, in particolare verso le prostitute e le ragazze che rischiavano di finire in strada. Fu particolarmente segnalato l’impegno profuso nel servizio ospedaliero dei malati contagiosi e indesiderati, mostrando una carità straordinaria

  • Biografia
Manifestò il suo amore verso il prossimo, raccogliendo grandi quantità di bambine povere ed orfane

 

La Venerabile Serva di Dio Maria Benedetta Arias nacque il 3 aprile 1822 a La Carlota di Río Cuarto (Cordova, Argentina), da Rafaela Arias e da padre ignoto. Affidata come figlia adottiva a due indigeni affrancati dalla schiavitù, il 30 maggio 1822 ricevette il Battesimo e la Cresima. Nel 1829 si trasferì a Salta (Buenos Aires) dove i genitori adottivi trovarono lavoro in casa di un ricco possidente. Nel 1839 cominciò a frequentare la “Casa di Esercizi” di Buenos Aires, fondata dalla Venerabile Maria Antonia de Paz y Figueroa, e formata da una comunità di pie donne, denominate “beate”, le quali, pur senza essere legate a voti pubblici, vivevano come religiose, sotto la vigilanza dell’Autorità diocesana. Nel 1840 entrò a far parte della comunità delle “beate”, dove rimase fino al 1870, ricoprendo vari incarichi, quali maestra di scuola, segretaria, economa, maestra delle “novizie”, segretaria della direttrice. Fu molto apprezzata per la sua pietà ed il suo zelo, godendo sempre di grande fiducia. Nel 1845, in attesa di concretizzare il suo desiderio di consacrarsi al Signore, fu accolta nel Terz’Ordine Francescano nel quale, il 10 maggio 1846, emise la professione. Nel 1862, entrò a far parte della Confraternita del Santissimo Sacramento presso la Cattedrale di Buenos Aires, le cui socie avevano come obbligo principale quello di vegliare a turno dinanzi al Santissimo Sacramento. Contemporaneamente, si iscrisse anche alla Confraternita del Carmine. Grazie all’aiuto economico dei datori di lavoro dei genitori, nel 1870, partì per Roma, dove ebbe un colloquio con il Beato Pio IX, il quale le consigliò di proseguire nel suo intento di dare inizio ad un Istituto Religioso. Successivamente, dal 1870 al 1871, fece un pellegrinaggio in Terra Santa dove, ospitata in un convento di religiose armene, mise per iscritto le Regole della futura Congregazione, che desiderava fondare. Ritornata in Argentina, riunì in un’umile casa alcune donne che accolsero il suo invito a far parte della nuova comunità. L’11 agosto 1871 inoltrò istanza di approvazione del nuovo Istituto delle “Ancelle di Gesù Sacramentato” all’Ordinario di Buenos Aires, che concesse l’approvazione diocesana il 9 novembre 1872. Il nuovo Istituto aveva come carisma l’adorazione del Santissimo Sacramento e la dedizione agli orfani, ai malati, ai poveri, in particolare alle ragazze che erano finite, o rischiavano di finire, nella vita di strada.

Con l’aumento delle vocazioni, nonostante le ristrette condizioni economiche, si prodigò ad aprire numerose case. Nel primo Capitolo generale dell’Istituto, tenutosi il 9 ottobre 1875, fu eletta Superiora generale e, il 21 novembre successivo emise la professione religiosa. Nel giugno 1879 aprì la “Casa de Jesús” ad Almagro, inaugurando la Chiesa intitolata a Gesù Sacramentato; nello stesso anno aprì anche un collegio-asilo a Salta e nel 1893 una casa a Bolivar. Dal 1881 gestì per tredici anni, l’amministrazione dei beni della Fondazione conosciuta sotto il nome di ‘Cappella del Carmine’ a Buenos Aires. Fondò anche un’Associazione dedicata alla Santissima Trinità per signorine che frequentavano la scuola di pittura presso la Casa del Carmine, al fine di richiamarle ad una vita devota; in ogni Casa volle che ci fosse un gruppo di ‘Figlie di Maria’ per coltivare la devozione alla Madonna. Il 26 ottobre 1893 accettò di prendersi cura dell’Ospedale “Fernández”, un sifilicomio riservato alle prostitute che si erano ammalate, e dell’Ospedale “Muñiz”, detto ‘casa di isolamento’, per malattie contagiose.

Il 25 dicembre 1893, a seguito di un incendio del presepio costruito nella Casa Madre, riportò gravi ustioni con conseguente compromissione della salute, che peggiorò rapidamente nei mesi successivi. Morì a Buenos Aires il 25 settembre 1894.

 

Iter giuridico della Causa

Il Processo Ordinario Informativo si celebrò presso la Curia ecclesiastica di Buenos Aires, dal 29 luglio 1937 al 10 ottobre 1940, in quattrocento settantadue Sessioni, con l’escussione di quarantasette testi, di cui tre ex officio.

Dal 18 luglio 1938 al 19 ottobre 1940 si svolse il Processo super scriptis, il cui decreto fu emesso il 7 aprile 1972.

Dal 29 marzo al 19 ottobre 1940 si celebrò il Processo super non cultu, il cui Decreto fu emesso il 16 maggio 1940.

Nel 1995 fu celebrata un’Inchiesta diocesana suppletiva.

La validità giuridica del Processo Informativo e dell’Inchiesta suppletiva fu riconosciuta con il Decreto del 2 maggio 1998.

 

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi

Si svolse il 31 gennaio 2013, presieduto dal Promotore della Fede, con la presenza dei Consultori prescritti, i quali, richiamando il profilo umano e spirituale della Venerabile Serva di Dio, ne misero in evidenza l’umiltà ed il profondo amore per Gesù, adorato lungamente nell’Eucaristia. Visse nella continua disponibilità alla volontà di Dio, rendendo un prezioso servizio alla Chiesa, tramite la carità verso i poveri, i malati, gli emarginati, in particolare verso le prostitute e le ragazze che rischiavano di finire in strada. Fu particolarmente segnalato l’impegno profuso nel servizio ospedaliero dei malati contagiosi e indesiderati, mostrando una carità straordinaria, congiuntamente a grande prudenza, fortezza e non comune spirito di sacrificio.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero con voto affermativo a favore del grado eroico delle virtù, della fama di santità e di segni della Venerabile Serva di Dio.

 

Sessione Ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi

Si riunì il 21 gennaio 2014. L’Ecc.mo Ponente, dopo aver ripercorso l’iter della Causa e tratteggiato il profilo biografico della Venerabile Serva di Dio, mise in rilievo la sua spiritualità eucaristica, che si manifestò in una profonda devozione al Ss.mo Sacramento, in lunghe ore di adorazione, nell’aver voluto l’adorazione perpetua nella cappella della Congregazione. Nutrì, inoltre, viva devozione per la Ss.ma Trinità, la Passione di Cristo, la Vergine Maria e San Giuseppe. La sua fiducia in Dio si manifestò in modo evidente al momento della fondazione dell’Istituto, iniziato senza sostegno di mezzi umani, tra numerose difficoltà e incomprensioni. Manifestò il suo amore verso il prossimo, raccogliendo grandi quantità di bambine povere ed orfane, con il proposito non solo di nutrirle e di provvedere alle loro necessità materiali, ma anche occupandosi della loro formazione umana e cristiana.

Al termine della Relazione dell’Ecc.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa