Causa in corso
Maria Félix Torres
- Venerabile Serva di Dio -

Maria Félix Torres

(1907 - 2001)

Venerabilità:

- 10 luglio 2020

- Papa  Francesco

Fondatrice della Compagnia del Salvatore, sappe leggere e discernere ogni evento della vita nell’abbandono fiducioso alla Divina Provvidenza, certa che Dio non le avrebbe fatto mancare il Suo aiuto e il Suo sostegno.

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“E' vero che desidero solo una cosa con tutta la mia anima: la glorificazione di Dio”

 

    La Venerabile Serva di Dio María Félix Torres nacque il 25 agosto 1907 ad Albelda (Huesca, Spagna). Ricevuta dalla famiglia una buona formazione umana e cristiana, nel 1921, fu inviata a Lérida per gli studi medi superiori. Vivendo nel Collegio della Compagnia di Maria, nella Settimana Santa del 1922, all’età di 14 anni, fece per la prima volta gli Esercizi Spirituali secondo il metodo di Sant’Ignazio di Loyola, durante i quali sentì fortemente la chiamata alla vita consacrata. In un primo momento, i suoi genitori si opposero fortemente a tale scelta e decisero di ritirarla dal Collegio e di proibirle qualsiasi contatto con le suore. Successivamente, vedendo la fermezza della figlia, le diedero il permesso di entrare in noviziato, al termine degli studi universitari. La Serva di Dio si trasferì a Barcellona, dove cominciò gli studi universitari e, contemporaneamente, si dedicò all’attività pastorale, divenendo la prima delegata della gioventù universitaria femminile di Azione Cattolica. In questo periodo ebbe occasione di approfondire la spiritualità ignaziana grazie alla formazione ricevuta dal suo confessore gesuita. Trasferitasi a Zaragoza, continuò la sua formazione religiosa sotto la guida spirituale di altri gesuiti, portando avanti la vita di orazione e l’assistenza ai più poveri. A tale scopo organizzò, insieme ad alcuni colleghi, gruppi di catechisti per evangelizzare i bassifondi di Zaragoza. Nel 1930, divenne una delle prime donne spagnole laureate in Chimica nell’Università di Zaragoza.

    Terminati gli studi universitari, nel 1932, durante gli Esercizi Spirituali, decise di concretizzare il suo proposito di consacrazione religiosa dando vita alla Compagnia del Salvatore, con spiritualità ignaziana, dedita all’apostolato della gioventù femminile, specialmente universitaria. In mezzo a molte difficoltà economiche, aprì a Lérida una piccola scuola, la Academia Nueva. Il 15 agosto del 1934, insieme alla sua prima collaboratrice ed amica, Carmen Aige, fece voto privato di consumare la sua vita a beneficio delle anime e a servizio della Chiesa, seguendo la spiritualità di Sant’Ignazio di Loyola. L’anno seguente si trasferì a Madrid per conseguire il dottorato di ricerca nell’Università Centrale, ma le circostanze politiche e sociali spagnole la obbligarono a rientrare in famiglia pochi giorni prima dello scoppio della Guerra Civile del 1936. In questo periodo, si dedicò all’aiuto dei sacerdoti perseguitati.

    Terminata la guerra, il 15 agosto 1940, riunì il gruppo di giovani universitarie per rinnovare, con voto, la donazione al Signore. Nel 1944, fu eretta la Pia Unione della Compagnia del Salvatore. Poco dopo cominciarono le fondazioni di nuove case religiose e fu eletta Superiora Generale. Nel 1952 la Compagnia del Salvatore fu approvata come Istituto Religioso di diritto diocesano e la Serva di Dio si dedicò alla formazione delle giovani che entravano nell’Istituto. In particolare visse e trasmise loro i seguenti fondamenti spirituali: amore e devozione al Sacro Cuore di Gesù ed alla Beata Vergine Maria, adesione al Papa, tramite il quarto voto di speciale obbedienza ed un ardente fervore apostolico per formare le giovani. Nel 1965, la Serva di Dio ebbe un’embolia cerebrale, in seguito alla quale dovette imparare di nuovo a leggere e scrivere. Nella sua funzione di Superiora Generale, seguì le indicazioni del Concilio Vaticano II. Nel 1986, la Compagnia del Salvatore fu approvata dalla Santa Sede come Istituto Religioso di diritto pontificio.

    La Venerabile Serva di Dio trascorse gli ultimi anni nel governo della sua fondazione, nella preghiera, nel silenzio e nell’offerta delle sofferenze al Signore. Morì a Madrid il 12 gennaio 2001, all’età di 93 anni.

    Visse eroicamente la virtù della fede, nutrendo il rapporto con il Signore mediante un’intensa preghiera che, come dichiarò nelle sue lettere al direttore spirituale, mantenne anche nelle “notti oscure”. Formata alla spiritualità della Compagnia di Gesù, cercava sempre la maggior gloria di Dio e la salvezza dell’umanità. In ogni gesto e parola faceva sempre riferimento agli insegnamenti del Signore. Aveva un atteggiamento di grande raccoglimento durante la preghiera personale e comunitaria. Curò molto la formazione religiosa delle suore, soprattutto quella liturgica e culturale.

    Visse eroicamente la virtù della speranza sapendo leggere e discernere ogni evento della vita nell’abbandono fiducioso alla Divina Provvidenza, certa che Dio non le avrebbe fatto mancare il Suo aiuto e il Suo sostegno. Percorse con zelo e fortezza il suo cammino di santità nel continuo desiderio della Gerusalemme celeste.

    La Venerabile Serva di Dio visse eroicamente la virtù della carità verso Dio e verso il prossimo. Desiderò vivere unita al Signore per diffondere il Regno di Dio, compiendo sempre e solo la volontà divina. Fu disponibile verso tutti, soprattutto le consorelle ammalate, i sacerdoti e coloro che avevano bisogno di aiuto spirituale e materiale, con particolare attenzione e dedizione alle giovani.

 

 

MADRID

 

BEATIFICAZIONE e CANONIZZAZIONE

della Serva di Dio

MARIA FÉLIX TORRES

Fondatrice della Società del Salvatore

(1907-2001)

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DECRETO SULLE VIRTU'

 

 

    “è vero che desidero solo una cosa con tutta la mia anima: la glorificazione di Dio”.

    Mentre redigeva le Costituzioni della Compagnia del Salvatore, la Serva di Dio Maria Félix Torres manifestò in questo modo la ragione vera che guidò la sua vita dalla sua vocazione religiosa fino alla sua morte.

    La Serva di Dio nacque ad Albelda, allora nella diocesi di Lérida, oggi in diocesi di Barbastro-Monzón, il 25 agosto 1907. All’età di 14 anni fu mandata a Lérida a frequentare la scuola della Compagnia di Maria. Qui conobbe la spiritualità di Sant’Ignazio e per la prima volta fece gli Esercizi spirituali. Il Giovedì Santo 1922, percepiti intensamente l’amore di Dio e la sua chiamata, rispose senza riserve: “Sono sua completamente, consapevolmente e per sempre”. I genitori ostacolarono questa vocazione religiosa e così la Serva di Dio portò avanti gli studi e conseguì la licenza in Scienze chimiche presso l’Università di Saragozza. Tra i compagni di università si dedicò ad un intenso apostolato, fondando anche una delegazione dell’Azione Cattolica Femminile. Proprio mentre la Seconda repubblica spagnola tentò di impedire l’educazione cattolica, la Serva di Dio aprì a Lérida la Academia Nueva, un centro educativo per ragazze, in cui si manteneva vivo il rapporto fra scienza e fede. Lì la sua esperienza di Dio iniziò ad attirare altre giovani, desiderose anch’esse di donarsi totalmente a Gesù Cristo. Il 15 agosto 1934, insieme ad una compagna, fece privatamente voto di consumare la vita a beneficio delle anime e al servizio della Chiesa. Durante gli anni della guerra civile spagnola fu costretta a tornare in famiglia, che allora risiedeva a Barcellona. Continuò però clandestinamente il lavoro educativo e rischiò la vita aiutando sacerdoti perseguitati, che le chiesero di custodire l’Eucaristia per i fedeli e gli ammalati. In seguito si riunì alle prime compagne e diede vita, nel 1940, alla Pia Unione delle Suore della Compagnia del Salvatore, approvata dal Vescovo diocesano, che poi nel 1952 fu eretta come Congregazione religiosa di diritto diocesano. La Serva di Dio ne fu eletta Superiora generale. Poiché desiderava che molte giovani fossero formate come figlie fedeli della Chiesa e testimoni ardenti di Gesù Cristo, incoraggiò e guidò la fondazione di case, residenze universitarie e collegi in diverse parti della Spagna. A tutti gli istituti dava il nome della Mater Salvatoris, per la quale nutriva una particolare devozione. Nel 1957 si ebbe la prima fondazione all’estero, in Venezuela. La Compagnia del Salvatore, che, fedele allo spirito e all’apostolato di Sant’Ignazio, aggiungeva ai tre voti religiosi anche un quarto di obbedienza al Santo Padre, divenne di diritto pontificio nel 1986.

    La Serva di Dio faceva trasparire all’esterno la sua profonda vita interiore di unione con Dio. Trascorreva infatti molte ore in preghiera e era solita praticare la penitenza. Aveva e insegnava una grande fiducia nel Signore, dalla quale nasceva in lei una speranza tenace. Con forza e costanza affrontò le difficoltà che la vita le mise davanti, dolori fisici come altre prove di ogni genere. Con prudenza e umiltà guidò la Congregazione, specialmente negli anni del rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II, e con benevolenza e carità straordinaria perdonò le offese ricevute specialmente da quante, fra le sue Suore, non erano disposte a seguirla. Dotata di particolari doti di discernimento, con sommo zelo ricercava costantemente la volontà di Dio così da compiere ogni cosa per la sua maggior gloria.

    Nel 1971 la Serva di Dio concluse il proprio servizio di Superiora generale. Stimata da tutti quale anima e madre della Congregazione, rimase vicaria e maestra delle novizie. Si addormentò piamente nel Signore il 12 gennaio 2001.  La sua fama di santità si diffuse in molte parti del mondo.

    In virtù di questa fama si è aperta la Causa di beatificazione e canonizzazione della Serva di Dio. Presso la Curia ecclesiastica di Madrid si è celebrata, dal 24 gennaio 2009 al 16 dicembre 2011, l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 14 dicembre 2012. Preparata la Positio, si è discusso secondo le consuete modalità se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù cristiane. Con voto positivo si è celebrato il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi il 6 dicembre 2018. I Padri Cardinali e Vescovi, riuniti nella Sessione Ordinaria del 7 luglio 2020, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in modo eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Il sottoscritto Cardinale Prefetto ha quindi riferito tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco. Sua Santità, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi, ha oggi dichiarato: Sono provate le virtù teologali Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le cardinali Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza ed annesse in grado eroico della Serva di Dio Maria Félix Torres, Fondatrice della Società del Salvatore, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha poi disposto che il presente decreto venga pubblicato e inserito negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Dato a Roma il 10 luglio nell’anno del Signore 2020.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                                                            + Marcello Bartolucci

                                                                            Arciv. tit. di Bevagna

                                                                            Segretario

 

 

 

 

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MATRITENSIS

 

BEATIFICATIONIS et CANONIZATIONIS

Servae Dei

MARIAE FÉLIX TORRES

Fundatricis Congregationis Societatis Salvatoris

(1907-2001)

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DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

 

    “Verum est me ex tota anima mea unum desiderare, id est ut Deus glorificetur”.

    Dum Societatis Salvatoris Constitutiones scribebat, Serva Dei Maria Félix Torres sic veram patefecit rationem, quae, a vocatione religiosa percepta usque ad finem, vitam eius perduxit.

    Serva Dei in loco v.d. Albelda, tunc Ilerdensi in dioecesi, nunc in Barbastrensi-Montisonensi, orta est die 25 mensis Augusti anno 1907. Quattuordecim annos nata, missa est Ilerdam, ut Societatis Mariae scholam frequentaret. Hic Sancti Ignatii spiritualitatem didicit et primum exercitia spiritualia fecit. Feria V in Coena Domini anno 1922, caritate Dei et vocatione sua vehementer perceptis, sine recusatione respondit: “Omnino eius sum, scienter et in perpetuum”. Parentes religiosae huic vocationi obstiterunt, ut Serva Dei studia pergeret et Caesaraugustanam apud Universitatem chemicarum rerum licentiae gradum adipisceretur. Inter condiscipulos Universitatis ardenti cuidam apostolatui agendo se tradidit atque Actionis Catholicae Feminarum sectionem condidit. Cum Secunda res publica Hispanica eniteretur et efficeret ut institutio catholica prohiberetur, Serva Dei Ilerdae institutum ad puellas erudiendas, Academia nueva vulgo appellatum, aperuit, ubi scientiae fideique necessitudo non exstringueretur. Itaque eius consuetudo cum Deo et alias iuvenes attrahere incepit, se ad Iesum Christum omnino consecrare cupientes. Die 15 mensis Augusti anno 1934, una cum socia, vitam pro bono animarum et ad Ecclesiam ministrandam conficere privatim vovit. Civilis Hispaniae belli annis, familiam repetere debuit, quae illo tempore Barcinonae habitabat. Opus institutionis clandestino autem perrexit et de capite immo dimicavit persecutione correptos ob sacerdotes iuvandos, qui, ut Eucharistiam pro christifidelibus aegrotisque custodiret, postulaverant.

    Deinde primis cum sociis se denuo congregavit atque anno 1940 Piam Unionem Sororum Societatis Salvatoris, ab Episcopo dioecesano approbatam, animavit, quae postea anno 1952 constituta est religiosa iuris dioecesani Congregatio. Eius Serva Dei generalis electa est antistita. Cum plurimas iuvenes uti fideles Ecclesiae filias ferventesque Iesu Christi testes instrui vellet, religiosas domos per Hispaniam condendas, necnon Athenei alumnarum hospitia atque collegia erigenda, promovit et rexit. Omnibus institutis Matris Salvatoris nomen imponebat, cuius devotionem singulariter colebat. Anno 1957 prima extera institutio habita est, nempe Venetiolae. Societas Salvatoris, quae, Sancti Ignatii spiritum apostolatumque observans, tribus votis religiosis et quartum Summo Pontifici oboedientiam adiungebat, anno 1986 pontificii facta est iuris.

    Serva Dei altam interiorem vitam communionis cum Deo foras ostendebat. Nam plurimas horas precatura degebat paenitentiamque solebat agere. Magnam fiduciam in Deum colebat et colere docebat, ex qua spes firma oriebatur. Difficiliores res, quas vita praebuit ei, videlicet tam dolores quam cuiusvis generis angustias, fortitudine et constantia sumebat. Prudentia ac humilitate Congregationem gessit, renovationis annis a Concilio Vaticano II praesertim statutae, atque benevolentia et haud communi caritate illis Sororibus, quae sequenda ipsa abhorruerant, ignoscit. Singularibus discriminis virtutibus exornata, summo zelo voluntatem Dei adeo continenter quaerebat, ut ad maiorem gloriam eius cuncta perficeret.

    Anno 1971 Serva Dei generalis antistitae munus peregit. Anima et Congregationis mater ab omnibus aestimata, vicaria et novitiarum magistra perstitit. In Domino pie obdormivit die 12 mensis Ianuarii anno 2001. Eius sanctitatis fama multis locis totius orbis est pervagata.

    Hanc propter famam Servae Dei incepta est Causa beatificationis et canonizationis. Apud Curiam ecclesiasticam Matritensem a die 24 mensis Ianuarii anno 2009 ad diem 16 mensis Decembris anno 2011 Inquisitio dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 14 mensis Decembris anno 2012 est approbata. Positione confecta, consuetas secundum normas disceptatum est an Serva Dei virtutes christianas heroico in gradu exercuisset. Fausto cum exitu, Peculiaris Consultorum Theologorum Congressus celebratus est die 6 mensis Decembris anno 2018. Patres Cardinales et Episcopi, Ordinaria diei 7 mensis Iulii anno 2020 in Sessione congregati, Servam Dei professi sunt theologales, cardinales iisque adnexas virtutes heroico modo exercuisse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Fortitudine et Temperantia iisque adnexis in gradu heroico Servae Dei Mariae Félix Torres, Fundatricis Congregationis Societatis Salvatoris, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum publici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 10 mensis Iulii a. D. 2020.