Causa in corso
Maria Paola Muzzeddu
- Venerabile Servo di Dio -

Maria Paola Muzzeddu

(1913 - 1971)

Venerabilità:

- 11 giugno 2019

- Papa  Francesco

Fondatrice della Società delle Figlie della Madre Purissima, l’imitazione della Vergine Maria modellò la sua personalità e la trasformò in un’immagine vivente della Madre di Dio: come lei,  fu vergine in ascolto che le ispirò l’apostolato della purezza; vergine in preghiera, in costante unione con il Signore, anche mediante la gioiosa preghiera del rosario; vergine madre, educatrice di anime generose, da lei conquistate al suo stesso ideale; vergine offerente nella fervorosa partecipazione al Sacrificio eucaristico

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
«Quando il cuore ama Dio e il prossimo, quando questa è la sua vera intenzione e non parole vuote, allora quel cuore è puro e può vedere Dio» (cfr Mt 22, 36-40)

 

    Maria Paola Muzzeddu nacque ad Aggius (Sassari, Italia) il 26 febbraio 1913. Il padre non era molto religioso e, per la debolezza di carattere e le condizioni economiche misere, iniziò ad abusare di bevande alcoliche. La moglie, donna di grande carattere e di forte fede cristiana, portò avanti la famiglia. Frequentò la scuola fino alla terza elementare e, dal 1931 al 1937, lavorò presso varie famiglie come domestica. Partecipando alla vita parrocchiale, incontrò, Maria Lepori con la quale diede inizio ad un sodalizio di preghiera che costituì il primo nucleo della “Compagnia di Mater Purissima”. Lo scopo di tale Istituzione era di annunciare il “Vangelo della purezza” ad imitazione della Vergine Maria, dirigendo l’apostolato in maniera particolare verso la gioventù femminile. Nel 1947, a Sassari, nella Festa della Beata Vergine del Rosario, insieme ad altre giovani, diede inizio alla vita comune. Gli anni successivi furono ricchi di preghiera, di lavoro e sviluppo dell’opera con l’apertura di nuove case. Nel frattempo, la Serva di Dio ebbe esperienze mistiche, vissute nel segreto del suo cuore e nello spirito dell’obbedienza all’autorità ecclesiastica. La sua vita interiore fu segnata da grandi prove sia materiali che spirituali.

    Dopo due anni di consapevole sofferenza serenamente offerta in riparazione dei peccati dell’umanità, morì ad Aggius (Italia) il 12 agosto 1971, all’età di 58 anni.

    Fu una donna semplice ed umile, che insegnò alle sue figlie spirituali a vivere, come faceva lei, “in Dio e di Dio”, in comunione con la Chiesa. In tutte le prove, rimase serena e fiduciosa nella Provvidenza.

    Visse un profondo rapporto mistico con il Signore. La sua principale preoccupazione fu la salvezza delle anime e la conversione dei peccatori. La condotta equilibrata e l’obbedienza alle autorità ecclesiastiche furono il binario delle sue virtù.

 

 

TEMPLENSIS – AMPURIENSIS

 

Beatificationis et Canonizationis

Servae Dei

MARIAE PAULAE MUZZEDDU

Fundatricis Congregationis Societatis Filiarum a Matre Purissima

(1913-1971)

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SUPER VIRTUTIBUS 

 

    «Un fiore è stato trapiantato in cielo. Un fiore raro! Un fiore candido! Un giglio! […] La purezza è stata la sua vocazione, la sua missione, e, nella fase finale della sua vita, la forza segreta della sua immolazione».

 

    Queste parole pronunciate da Mons. Paolo Carta, Arcivescovo di Sassari, il 14 agosto 1971, durante la celebrazione delle esequie della Serva di Dio Maria Paola Muzzeddu (al secolo: Paola) nella luce fulgidissima dell’Assunzione di Maria, delineano la caratteristica principale della sua spiritualità: una purezza totale, che fu innanzitutto verginità di cuore, segno di totale appartenenza al Cristo Sposo e di amorosa fecondità nei confronti dei fratelli.

    La Serva di Dio nacque ad Aggius, presso Sassari, il 26 febbraio 1913. Quarta di undici figli, fu battezzata il 24 marzo seguente e, nel suo percorso di iniziazione cristiana già avviato in famiglia, ricevette la Prima Comunione nel 1923 e la confermazione nel 1925. Da bambina e nella prima adolescenza frequentò regolarmente l’Azione Cattolica e le Figlie di Maria.

    Dal 1926 al 1931 fu al seguito della famiglia Baltolu, prendendosi cura dei figli della stessa e contribuendo così ad aiutare economicamente la propria famiglia d’origine, che versava in condizioni precarie. Al rientro nel suo paese conobbe Maria Lepori, che a sua volta le farà conoscere Padre Salvatore Vico. Nel 1934 si consacrò come aggregata esterna della Congregazione missionaria delle Figlie di Gesù Crocifisso, promossa da Padre Vico, aderendo così ad uno specifico programma spirituale di preghiera e apostolato. Nel 1937 Paola si trasferì a Sassari per frequentare un laboratorio di cucito. Nel 1943 Paola e Maria Lepori partirono da Sassari, in quanto città a rischio per i bombardamenti in atto nel corso della seconda guerra mondiale, per rientrare ad Aggius. Nel mese di novembre si recarono a Li Reni (Viddalba – frazione di Aggius), ospiti in un casolare dei cugini di Maria.

    Il casolare isolato era un ambiente molto favorevole alle esigenze spirituali di Paola. In solitudine la Serva di Dio pregava, costantemente unita al Signore, e, in una profonda riflessione, comprese la dimensione mariana della futura comunità che nel suo cuore andava concependo: la Vergine Santa sarà il modello a cui ispirarsi in tutto.

    Nel 1944 Paola e Maria rientrarono a Sassari. Due anni dopo Paola conobbe il cappuccino padre Antonio da Osilo, che l’aiuterà a superare lo stato di incertezza sull’itinerario da seguire. In tal modo, il 5 ottobre 1947, dava inizio alla Compagnia delle Figlie della Mater Purissima, con lo scopo di predicare il “Vangelo della Purezza” imitando la Beata Vergine. L’anno seguente, nella solennità dell’Immacolata Concezione, avvenne la vestizione delle prime novizie e nel 1950 a Li Reni il vescovo di Tempio-Ampurias benedisse la cappellina dedicata alla Mater Purissima. Approvate le costituzioni, nel 1954 si ebbe la prima professione delle suore e la vestizione di alcune novizie. Nel 1958 Madre Paola, inoltrava all’arcivescovo di Sassari l’istanza per ottenere il riconoscimento canonico della Compagnia, che verrà concesso il 9 luglio 1979, mentre l’8 dicembre 1969 la Serva di Dio emise la professione perpetua.  

    Il suo profilo spirituale riecheggia quanto, alcuni anni dopo, Papa Francesco richiamerà nell’esortazione Gaudete et Exsultate (n. 86): «Quando il cuore ama Dio e il prossimo (cfr Mt 22, 36-40), quando questo è la sua vera intenzione e non parole vuote, allora quel cuore è puro e può vedere Dio». Madre Paola, infiammata dell’amore divino, visse una coerente fedeltà al Vangelo, che la condusse sulle strade della perfezione. La preghiera, la meditazione, l’amore al silenzio non la allontanarono dai problemi del mondo, ma la immersero in una profonda comunione sponsale con il Signore, sorgente della sua instancabile pazienza e carità. L’imitazione della Vergine Maria modellò la sua personalità e la trasformò in un’immagine vivente della Madre di Dio: come lei, fu vergine in ascolto che le ispirò l’apostolato della purezza;  vergine in preghiera, in costante unione con il Signore, anche mediante la gioiosa preghiera del rosario;  vergine madre, educatrice di anime generose, da lei conquistate al suo stesso ideale; vergine offerente nella fervorosa partecipazione al Sacrificio eucaristico, che si intensificò ulteriormente nell’incontro con il mistero della croce durante una lunga malattia, accettata in perfetta uniformità alla volontà di Dio.

    Madre Paola si addormentò piamente nel Signore il 12 agosto 1971 ad Aggius. I suoi resti mortali vennero seppelliti a Sassari nella cripta della chiesa della Mater Purissima.

    In virtù della fama di santità, dall’ 11 giugno 1992 al 7 ottobre 2004 presso la Curia Diocesana di Tempio–Ampurias fu celebrata l’Inchiesta Diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 25 novembre 2005. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se la Serva di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Con esito positivo il si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 4 giugno 2019, presieduta da me Card. Angelo Becciu, hanno riconosciuto che la Serva di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Presentata, quindi, un’attenta relazione di tutte queste fasi al Sommo Pontefice Francesco da parte del sottoscritto Cardinale Prefetto, il Beatissimo Padre, accogliendo e ratificando i voti della Congregazione  delle Cause dei Santi, nel presente giorno ha dichiarato: Constano le virtù teologali della fede, Speranza e Carità sia verso Dio sia verso il prossimo, nonché le cardinali della Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza e di quelle annesse, in grado eroico, della Serva di Dio Maria Paola Muzzeddu (al secolo: Paola), Fondatrice della Congregazione Compagnia delle Figlie di Mater Purissima, nel caso e per il fine di cui si tratta.

 

    Il Beatissimo Padre ha dato incarico di rendere pubblico questo decreto e di trascriverlo negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

 

    Roma, il giorno 11 del mese di giugno dell’anno del Signore 2019.

 

 

ANGELO Card. BECCIU

Prefetto

 

                                                + MARCELLO BARTOLUCCI

                                                Arcivescovo titolare di Bevagna

                                            Segretario