Causa in corso
Mariano Giuseppe de Ibargüengoitia y Zuloaga
- Venerabile Servo di Dio -

Mariano Giuseppe de Ibargüengoitia y Zuloaga

(1815 - 1888)

Venerabilità:

- 10 luglio 2020

- Papa  Francesco

Sacerdote diocesano, Cofondatore dell’Istituto delle Serve di Gesù, nella ricerca del bene dei più poveri e in una carità universale senza favoritismi o discriminazioni, cercò per il prossimo soprattutto i beni soprannaturali e generò diverse fondazioni per i bambini, i giovani, in campo educativo e pastorale

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
“Il pensiero della morte era più dolce del nido d'ape"

 

    Il Venerabile Servo di Dio Mariano Giuseppe de Ibargüengoitia y Zuloaga nacque l’8 settembre 1815 a Bilbao (Spagna), in un’agiata famiglia dedita al commercio marittimo. Per la situazione politica in cui si trovava la Spagna, causata dalla prima guerra carlista e dalla conseguente politica anticlericale, il Servo di Dio non poté entrare nella Compagnia di Gesù che, in quel periodo, non accettava nuove vocazioni. Seguì, pertanto, i corsi di filosofia nel seminario di Bilbao, fra il 1831 e 1834, e quelli di teologia privatamente fino al 1839, poiché il governo liberale aveva chiuso i Seminari. Infine, andò a Roma a completare gli studi nel Seminario Romano e fu ordinato sacerdote il 18 aprile 1840.

    Ritornato a Bilbao, esercitò il ministero sacerdotale come coadiutore della parrocchia di Sant’Antonio della quale, nel 1858, venne nominato parroco. Nel 1873 fu trasferito a Bilbao come parroco della basilica di San Giacomo.

    Come parroco, nonostante il contesto socio-politico di anticlericalismo, si impegnò nell’ascolto prolungato delle confessioni, nella catechesi, e nella formazione dei sacerdoti, nella predicazione degli Esercizi Spirituali e, insieme ad altri confratelli, svolse delle missioni parrocchiali nella città. Visitava gli infermi, i carcerati, le famiglie povere e svolse altre opere di misericordia e carità cristiana.

    Fu promotore della prima comunione dei bambini, introdusse il mese di Maria in Bilbao, propagò il Culto Eucaristico della misericordia, fu patrono dell’Arciconfraternita del Purissimo Cuore di Maria per la conversione dei peccatori, della Congregazione di San Luigi per la gioventù, delle Conferenze di San Vincenzo de Paoli in aiuto dei bisognosi e dell’Associazione delle Madri Cattoliche sotto il patrocinio di Santa Monica. Esercitò anche il servizio di visitatore e confessore di vari monasteri di monache di clausura.

    Nel 1857, diede il suo apporto alla fondazione in Bilbao delle Religiose di Nostra Signora del Rifugio, per la riabilitazione delle prostitute. Nel 1859, si prodigò per la venuta in città delle Religiose della Croce, a beneficio dell’istruzione delle orfane povere.

    Nel 1862, ricevette da Papa Pio IX il titolo di missionario apostolico. Predicatore instancabile di missioni al popolo e di esercizi spirituali al clero, raccolse tale esperienza nel volume “Ejercicios Espirituales para Sacerdotes” nel quale adattò gli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola alla spiritualità del presbitero diocesano.

    Nel 1871 promosse la fondazione dei collegi delle Carmelitane della Carità a Zumaya e a Deusto. Nello stesso anno, collaborò con Santa María Josefa del Corazón de Jesús Sancho de Guerra alla fondazione dell’Istituto delle Religiose Serve di Gesù. Accompagnò la Fondatrice e il primo gruppo di suore con la direzione spirituale. Delineò il carisma dell’Istituto e le prime Costituzioni tanto da esserne considerato Cofondatore. Morì a Bilbao il 31 gennaio 1888.

    Il Venerabile Servo di Dio nutrì la virtù della fede con un’intensa vita di preghiera, con al centro l’Eucaristia, celebrata ed adorata, e la devozione alla Madonna. Era una grande anima di preghiera. Amava ripetere: “Il pensiero della morte era più dolce del nido d'ape". Visse la virtù della speranza, confidando in Dio nell’affrontare le situazioni difficili e rischiose in campo apostolico e caritativo, come pellegrino e straniero nella terra, con lo sguardo al cielo. La speranza era rafforzata dal dono del timore di Dio. La virtù della carità verso Dio e verso il prossimo fu attuata nella promozione di associazioni e atti di culto, nella cura dei sacerdoti e delle comunità religiose, nelle molteplici opere di apostolato, nella ricerca del bene dei più poveri e in una carità universale senza favoritismi o discriminazioni, cercando per il prossimo soprattutto i beni soprannaturali e generando diverse fondazioni per i bambini, i giovani, in campo educativo e pastorale.    

 

BILBAO

 

Beatificazione e Canonizzazione del

Servo di Dio

MARIANO GIUSEPPE DE IBARGÜENGOITIA Y ZULOAGA

Sacerdote diocesano

Cofondatore dell’Istituto delle Serve di Gesù

(1815-1888)

_____________

DECRETO SULLE VIRTU'

 

    “Ogni volta che cerchiamo di tornare alla fonte e recuperare la freschezza originale del Vangelo spuntano nuove strade, metodi creativi, altre forme di espressione, segni più eloquenti, parole cariche di rinnovato significato per il mondo attuale” (Francesco, Esortazione apostolica Evangelii gaudium, 11).

    Il multiforme servizio pastorale del Servo di Dio Mariano Giuseppe de Ibarguengoitia y Zuloaga, certamente sostenuto da inconfutabili doti di intelletto e cultura nonché da una naturale intraprendenza, trasse dall’amore al Vangelo la sua forza più vera: egli ha vissuto in modo appassionato il proprio sacerdozio, mettendosi al servizio del popolo a lui affidato e delle anime alle quali ha offerto la sua esortazione e il suo incoraggiamento.

    Il Servo di Dio nacque a Bilbao l’8 settembre 1815, allora nei confini della diocesi di Calahorra y La Calzada. Sua madre, rimasta vedova prematuramente, custodì l’unità della famiglia e coltivò il senso religioso dei suoi 11 figli. Avvertì i segni della vocazione sacerdotale e divenne seminarista. Allorché tutti i seminari in Spagna furono chiusi, completò gli studi a Roma e venne ordinato sacerdote nella basilica di San Giovanni in Laterano il 18 aprile 1840. Esercitò il suo ministero sacerdotale prima nella parrocchia di Sant’Antonio Abate e dal 1873 fu parroco di Santiago a Bilbao. Quando nel 1861 la città divenne parte della nuova diocesi di Vitoria, il Servo di Dio ricevette dal Beato Papa Pio IX il mandato di Missionario Apostolico, per il quale percorse il territorio diocesano per le missioni al popolo e la predicazione di esercizi spirituali. Si dimostrò amico fidato e prudente consigliere dei sacerdoti e promosse fra i giovani le vocazioni sacerdotali. Fu autore di vari libri su temi di vita cristiana, fra i quali gli “Esercizi Spirituali per Sacerdoti” secondo il metodo di Sant’Ignazio di Loyola, che Sant’Antonio Maria Claret quando era arcivescovo raccomandava ai suoi diocesani.

    In parrocchia maturò molteplici intuizioni pastorali: la celebrazione solenne della Prima Comunione dei bambini, il Mese di Maria, il culto al Gesù della Miserciordia, l’Arciconfraternita del Purissimo Cuore di Maria per la conversione dei peccatori, la Congregazione di San Luigi Gonzaga per la gioventù, le Conferenze di San Vincenzo de Paoli in aiuto dei bisognosi e l’associazione delle Madri Cattoliche di Santa Monica. Quotidianamente celebrava con devozione la Santa Messa, passava molte ore nel confessionale, visitava gli infermi e assisteva le famiglie più povere. Dal 1867 promosse anche lavori di ristrutturazione della chiesa che, con l’erezione della diocesi di Bilbao nel 1949 diventò cattedrale. Ebbe grande attenzione per gli istituti di vita consacrata, fra i quali le Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore per il recupero delle donne di strada a Bilbao e le Suore Carmelitane della Carità di Vedruna a Zumaya e a Deusto. Collaborò con Santa Maria del Cuore di Gesù (al secolo: Sancho de Guerra) alla fondazione dell’istituto delle Serve di Gesù della Carità, delineandone il carisma e scrivendone le prime Costituzioni, tanto da esserne considerato il cofondatore. Leone XIII riconobbe canonicamente l’istituto nel 1886.

    Dimentico di se stesso, spese tutte le proprie forze fisiche ed energie spirituali. Visse e insegnò a vivere le virtù cristiane. Morì a Bilbao il 31 gennaio 1888. Molte sue opere buone vennero alla luce solo dopo la sua morte, per la grande umiltà con cui aveva compiuto ogni cosa mentre era in vita. A motivo di esse e della sua condotta fu in vita e specialmente dopo la morte circondato da una chiara fama di santità.

    Perdurando questa, si è celebrata presso la Curia ecclesiastica di Bilbao dal 27 settembre 2003 al 10 luglio 2004 l’Inchiesta diocesana, la cui validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 12 maggio 2006. Preparata la Positio e sottoposta al giudizio del Congresso dei Consultori Storici il 6 maggio 2014, secondo le consuetudini si è discusso se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù in modo eroico. Il 7 maggio 2019 si è tenuto, con esito positivo, il Congresso dei Consultori Teologi. I Padri Cardinali e Vescovi riuniti il 7 luglio 2020 nella Sessione Ordinaria, che io stesso Cardinale Angelo Becciu ho presieduto, hanno affermato che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali e annesse.

    Fatta quindi mediante il sottoscritto Cardinale Prefetto un’accurata relazione di tutte queste cose al Sommo Pontefice Francesco, Sua Santità, accogliendo e ratificando i voti di questa Congregazione delle Cause dei Santi, in data odierna ha dichiarato: Constano le virtù teologali di Fede, Speranza e Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché le virtù cardinali di Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza e Fortezza ed annesse in grado eroico del Servo di Dio Mariano Giuseppe de Ibargüengoitia y Zuloaga, Sacerdote diocesano, Cofondatore dell’Istituto delle Serve di Gesù, nel caso e per il fine di cui si tratta.

    Il Sommo Pontefice ha dato incarico di pubblicare il presente decreto e di metterlo agli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

    Roma, 10 luglio 2020.

 

Angelo Card. Becciu

Prefetto

 

                                                            + Marcello Bartolucci

                                                            Arciv. tit. di Bevagna

                                                        Segretario

 

 

 

 

_______________________

 

 

 

 

 

    

FLAVIOBRIGENSIS

 

Beatificationis et Canonizationis

Servi Dei

MARIANI IOSEPHI DE IBARGÜENGOITIA Y ZULOAGA

Sacerdotis dioecesani

Confundatoris Instituti Servarum Iesu

(1815-1888)

___________

DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

 

    “Quotiescumque ad fontem redire quaerimus et primigeniam viriditatem Evangelii repetimus, pro huius temporis mundo nuovae viae, modi fecundi, ulteriores enuntiandi formae, signa agentiora, verba renovato sensu plena oriuntur” (Franciscus, Exhortatio apostolica “Evangelii gaudium”, 11).

    Servi Dei Mariani Iosephi de Ibargüengoitia y Zuloaga pastorale multiforme ministerium, certis intellectus atque eruditionis muneribus necnon naturali sollertia animatum, ab eius caritate in Evangelium veram vim traxit: ferventer sacerdotium suum vixit et servus factus est popoli sibi commissi atque illarum quas exhortabat ac confirmabat animarum.

    Servus Dei Bilbai, olim inter dioecesis Calaguritanae et Calceatensis fines, die 8 mensis Septembris anno 1815 natus est. Mater eius, viro ante tempus amisso, familiae concordiam servavit et undecim liberorum religiosum sensum coluit. Vocationis sacerdotalis signa percepit itaque seminarii alumnus factus est. Omnibus seminariis Hispanicis vi clausis, theologiae studia Roma adimplevit et die 18 mensis Aprilis anno 1840 in Lateranensi Archibasilica presbyterus ordinatus est. Suum sacerdotale ministerium primum in paroecia Sancti Antonii Abbatis exercuit, dein ab anno 1873 parochus fuit Sancti Iacobi Bilbai. Cum anno 1861 civitas novae dioecesis Victoriensis pars facta est, Servus Dei munus Missionarii Apostolici a Beato Papa Pio IX accepit, quo dioecesis loca cuncta visitavit missiones ad populum praedicans atque spiritualia exercitia proponens. Sacerdotibus se fidae amicitiae prudentisque consilii ostendit atque vocationes sacerdotales inter iuvenes fovit. De vitae cristianae quaestionibus plurimos libros edidit, inter quos Ejercicios Espirituales para Sacerdotes iuxta modum Sancti Ignatii a Loyola, mandatus dioecesanis eius a Sancto Antonio Maria Claret cum archiepiscopus esset.

    In paroeciali actuositate multa quae animo perspexerat perficit, videlicet Primae Communionis solemne puerorum, Mensem Mariae, ad Misericordiae Iesum cultum, Purissimi Cordis Mariae Archiconfraternitam peccatorum conversionis gratia, Sancti Aloisii Gonzaga Congregatio pro iuvenibus, Sancti Vincentii de Paul Conferentias ad succurendum indigentibus et consociationem Matrum Catholicarum a Sancta Monica. Cotidie magna cum devotione Missam celebrabat, plurimas horas in confessionario gerebat, infirmos convenibat et egenioribus familiis erat subsidio. Ab anno 1867 opus restitutionis ecclesiae quoque incepit, quae anno 1949 dioecesis Flaviobrigensis erectae cathedralis facta est. Pro vitae consecratae institutis valde studuit, inter quae Sorores Nostrae Dominae a Caritate a Bono Pastore Bilbai ad meretricum redemptionem et Sorores Carmelitides a Caritate Sanctae Ioachimae de Vedruna in oppidis v.d. Zumaya et Deusto. Sanctam Mariam a Corde Iesu (in saeculo: Sancho de Guerra) in fundatione Servarum Iesu a Caritate instituti auxilio laboris adiuvit, cuius charisma describuit et primas Constitutiones composuit, tam ut confundator haberetur. Leo XIII anno 1886 institutum ipsum canonice agnovit.

    Se ipsum neglegens, cunctas suas corporis et animi vires omnino impendit. Virtutes christianas expertus est et experiri docuit. Bilbai obiit die 31 mensis Ianuarii anno 1888. Plurima bona opera eius illustrata sunt post mortem tantum, magnam ob humilitatem qua omnia perfecit. Illis ipsis atque moribus eius, et in vita et cum mortuus esset, clara sanctitatis fama circumdatus est.

    Hac perdurante, iuxta Curiam ecclesiasticam Flaviobrigensem a die 27 mensis Septembris anno 2003 ad diem 10 mensis Iulii anno 2004 Inquisitio dioecesana celebrata est, cuius iuridica validitas ab hac Congregatione de Causis Sanctorum per decretum diei 12 mensis Maii anno 2006 est recognita. Confecta Positione dieque 6 mensis Maii anno 2014 Historicorum Consultorum iudicio subiecta,  consuetas secundum normas disceptatum est an Servus Dei heroum in modum virtutes excoluisset. Die 17 mensis Maii anno 2019 Theologorum Consultorum Peculiaris Congressus fausto cum exitu habitus est. Patres Cardinali et Episcopi die 7 mensis Iulii anno 2020 Ordinaria in Sessione congregati, cui egomet ipse Angelus Cardinalis Becciu praefui, Servum Dei more heroico virtutes theologales, cardinales eisque adnexas exercuisse professi sunt.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per subscriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sanctitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rataque habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritate tum in Deum tum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine iisque adnexis in gradu heroico Servi Dei Mariani Iosephi Ibargüengoitia y Zuloaga, Sacerdotis dioecesani, Confundatoris Instituti Servarum a Caritate, in casu et ad effectum de quo agitur.

    Hoc autem decretum opublici iuris fieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referri mandavit.

    Datum Romae, die 10 mensis Iulii a. D. 2020.