Causa in corso
Nelson Santana
- Venerabile Servo di Dio -

Nelson Santana

(1955 - 1964)

Venerabilità:

- 06 aprile 2019

- Papa  Francesco

Bambino, sono moltissimi i devoti che ogni giorno chiedono grazie e favori al piccolo Nelsinho e si recano a pregare sulla sua tomba che è sempre ricoperta di fiori, candele, dolci e giocattoli

  • Biografia
  • Decreto sulle Virtù
Qualche giorno prima aveva predetto che sarebbe andato in cielo proprio nella notte santa di Natale: così avvenne

 

    Il Servo di Dio Nelson Santana nacque a Ibitinga (Stato di São Paulo, Brasile) il 31 luglio 1955 in una famiglia contadina e profondamente cristiana. Nel 1963, mentre giocava con uno dei suoi fratelli, cadde e si fece male al braccio sinistro. Dopo alcuni giorni i genitori si accorsero che aveva difficoltà a muovere l’arto. Diagnosticatogli un osteosarcoma al braccio sinistro, venne ricoverato immediatamente nella Casa de Misericórdia ad Araquara, dove il Servo di Dio conobbe Suor Genarina Gecchele, Apostola del Sacro Cuore di Gesù. La religiosa italiana prese particolarmente a cuore il piccolo Nelson e si dedicò alla sua cura corporale e all’educazione cristiana, preparandolo al Sacramento della Prima Comunione, che ricevette il 15 giugno 1964. Da quel momento il Servo di Dio chiese di andare a pregare nella cappella del reparto e ricevere l’Eucaristia tutti i giorni. A causa del peggioramento della malattia fu necessario amputargli il braccio e questo comportò nuove sofferenze. La sua vita si trasformò in una lunga e intensa preghiera. Visto il peggioramento delle condizioni, gli fu amministrata l’Unzione degli Infermi. Il Servo di Dio volle unire le sue sofferenze a quelle di Gesù e visse nel silenzio la sua personale via crucis accanto al Maestro. Ricevette la Comunione per l’ultima volta il 24 dicembre 1964, poco prima di morire nella Casa de Misericórdia di Araraquara (Brasile).

    La breve esistenza terrena del Servo di Dio fu lineare, trasparente, aperta a Dio e al prossimo. Plasmato dalla grazia, divenne un esempio della gioia che si irradia dall’incontro con Gesù in un’anima disponibile alla grazia.

    L’ospedale divenne un luogo di evangelizzazione, in cui Nelson, nonostante la giovanissima età aiutò nella fede i genitori, gli altri bambini ammalati, i loro parenti e gli operatori sanitari.

    La Perizia psicologica evidenziò la maturità umana e spirituale raggiunta dal Servo di Dio.

 

SANCTI CAROLI IN BRASILIA

 

BEATIFICATIONIS ET CANONIZATIONIS

SERVI DEI

NELSONII SANTANA

CHRISTIFIDELIS LAICI

(1955-1964)

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Decretum super Virtutibus

 

    «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il Regno di Dio» (Mc 10, 14).

 

    La caratteristica basilare della spiritualità del Servo di Dio è stata la sua piena conformità alla volontà del Signore, per la quale diede tutto se stesso. La sua profonda e assidua comunione con Dio si alimentava con la preghiera, il silenzio e il raccoglimento. Trasformato dalla grazia, Nelson Santana visse anche le sue sofferenze in uno stato di imperturbabile serenità, in una crescente condivisione del mistero della croce di Cristo.

    Il Servo di Dio nacque nella Fazenda Ronca, nel comune di Ibitinga, Stato di San Paolo in Brasile, il 31 luglio del 1955, terzo figlio di João Joaquim Santana e Ocrécia Aparecida Santana. Fu battezzato l’1 ottobre 1955 nella chiesa parrocchiale di Ibitinga. La famiglia era composta da otto fratelli. Visse l’infanzia lontano dalla città e ricevette una prima istruzione religiosa nella sua famiglia. Frequentò la scuola per pochi anni nella stessa Fazenda Ronca, dove risiedeva.

    Nel 1964 fu ricoverato nell’ospedale pediatrico della Santa Casa di Misericordia di Araquara, a causa di forti dolori al braccio sinistro. Durante il suo ricovero conquistò la simpatia e l’amore dei medici, degli infermieri e di altri bambini anch’essi ricoverati. Ma già prima della sua malattia, il Servo di Dio aveva iniziato una vita spirituale intensa: la sua religiosità era semplice e lineare, in costante crescita verso una maturità sorprendente per la sua età. Particolarmente importante fu per lui l’incontro con Suor Gennarina Gecchele, della Congregazione delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, che notò la purezza del bambino e in tutto il periodo che Nelson fu ricoverato in ospedale si occupò di trasmettergli una buona catechesi cristiana. Nelson, che ormai tutti chiamavano Nelsinho, rispose con entusiasmo e grande interesse verso l’insegnamento cristiano. Ricevette la sua Prima Comunione il 15 luglio del 1964, nella cappella dell’ospedale dove era ricoverato.

    Nel frattempo andava maturando in lui una spiccata attenzione verso gli altri, che, oltre all’espressione di una caratteristica psicologica, divenne un esercizio consapevole e continuo di altruismo e di generosa disponibilità. Il piccolo Nelson ebbe la straordinaria capacità di capire il significato della sofferenza di Gesù Cristo. Comprese così a fondo questo messaggio che anch’egli, durante la sua permanenza in ospedale, non si lamentava mai, ma anzi sosteneva gli altri. Disse un giorno alla madre: «Prometti a Gesù di non lamentarti di fronte alla sofferenza e al dolore». Di fatto i dolori di Nelsinho aumentavano: gli diagnosticarono un osteosarcoma al braccio, la soluzione che si presentava era l’amputazione. Suor Gennarina comunicò il delicato momento al bambino, ma lui comprese molto bene e con sicurezza rispose: «Il dolore è molto importante per aumentare il vero amore e mantenere coraggiosamente l’amore già conquistato». Chiaro esempio di sforzo ascetico da parte del Servo di Dio: decise di sopportare il dolore senza lamentele.

    Altri bambini che erano ricoverati insieme con il Servo di Dio comprendevano la sua sofferenza e spesso gli facevano compagnia.

    Il Servo di Dio ogni giorno manifestava il desiderio di ricevere la comunione. Quando non era più in grado di camminare da solo si faceva trasportare nella cappella dell’ospedale e vi sostava per lunghi momenti di preghiera, ma soprattutto, come diceva egli stesso, «per stare materialmente più vicino a Gesù che si trova nel tabernacolo». Chi lo conobbe testimoniò che Nelsinho nutriva una devozione tutta particolare per la Santissima Eucaristia. Allo stesso modo affrontò serenamente anche il momento dell’unzione degli infermi e rispose con straordinaria devozione alle invocazioni del rituale.

    Il Servo di Dio concluse la sua breve vita vissuta in stretta unione con Gesù la sera della vigilia di Natale del 1964. Già qualche giorno prima aveva predetto che sarebbe andato in cielo proprio nella notte santa di Natale e così avvenne. Il suo corpo fu tumulato nel cimitero di San Benedetto, nella città di Araraquara. Attualmente i resti mortali riposano nella chiesa parrocchiale di Ibitinga, sua città natale. Sono moltissimi i devoti che ogni giorno chiedono grazie e favori al piccolo Nelsinho e si recano a pregare sulla sua tomba che è sempre ricoperta di fiori, di candele, di dolci e di giocattoli: segni semplici e chiari della fama di santità che lo circonda.

    A motivo di questa fama, venne istruita l’Inchiesta Diocesana dal 24 maggio2010 al 20 dicembre 2011 presso la Curia ecclesiastica di São Carlos in Brasile. La sua validità giuridica è stata riconosciuta da questa Congregazione delle Cause dei Santi con decreto del 14 dicembre 2012. Preparata la Positio, si è discusso, secondo la consueta procedura, se il Servo di Dio abbia esercitato in grado eroico le virtù. Il 18 settembre 2018 si è tenuto il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi, conclusosi con esito positivo. I Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria del 2 aprile 2019, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse.

    Facta demum de hisce omnibus rebus Summo Pontifici Francisco per sub scriptum Cardinalem Praefectum accurata relatione, Sactitas Sua, vota Congregationis de Causis Sanctorum excipiens rata que habens, hodierno die declaravit: Constare de virtutibus theologalibus Fide, Spe et Caritatetum in Deumtum in proximum, necnon de cardinalibus Prudentia, Iustitia, Temperantia et Fortitudine, iisque adnexis, in gradu heroico, Servi Dei Nelsonii Santana, Christifidelis Laici, in casu et ad effectum de quo agitur.

 

    Hoc autemdecretumpubliciiurisfieri et in acta Congregationis de Causis Sanctorum Summus Pontifex referrimandavit.

 

     Datum Romae, die 8 mensis Aprilis a. D. 2019.

 

ANGELUS Card. BECCIU

Praefectus

 

                                                + MARCELLUS BARTOLUCCI

                                                Archiep. tit. Mevaniensis

                                                a Secretis