Causa in corso
Pelágio Saúter
- Venerabile Servo di Dio -

Pelágio Saúter

(1878 - 1961)

Venerabilità:

- 07 novembre 2014

- Papa  Francesco

Sacerdote professo della Congregazione del Santissimo Redentore; fu un autentico modello di religioso, obbediente a Dio e alla Chiesa, totalmente dedito al suo ministero, soprattutto al servizio dei più deboli e bisognosi. La sua fu una spiritualità semplice, profondamente cristocentrica e mariologica. Mirò al costante rinnovamento interiore attraverso l’orazione e la carità fraterna, concretizzata nelle piccole cose della vita quotidiana.

  • Biografia
Le sue giornate furono una preghiera continua, soprattutto con la recita del Santo Rosario

 

Il Venerabile Servo di Dio Pelágio Saúter nacque il 9 settembre 1878, ad Hausen am Thann, distretto di Rottweil, nel Württemberg (Germania). Il battesimo fu celebrato nella chiesa locale, il 12 settembre.

Pelágio trascorse la sua infanzia e la giovinezza nella casa paterna, a Nordhausen, località alla quale suo padre fu assegnato come professore di ruolo nel 1880. 

Nel 1895 entrò nel seminario. Gaspar, un fratello più piccolo, dodicesimo nella successione dei fratelli, era stato accettato nel seminario dei Padri Redentoristi a Bachham, distretto di Heldenstein, nel 1894. Là, secondo le parole del Venerabile Servo di Dio, “si sentiva felice”. Nel 1899 lui e il fratello andarono al seminario di Gars, di recente costruzione. Pelágio aveva già 17 anni.

Il giorno 8 settembre 1901, dopo aver concluso l’ottavo anno di ginnasio, fu ammesso a prendere l’abito.

Completato l’anno canonico, frate Pelágio Saúter pronunciò i voti semplici di povertà, castità e obbedienza, oltre al voto e giuramento di perseverare fino alla morte nella Congregazione.

Proseguì gli studi a Gars e, dopo aver ricevuto gli ordini minori, il suddiaconato e il diaconato, il 16 giugno 1907 fu ordinato sacerdote.

Il 12 dicembre 1894, su richiesta dell’allora Vescovo della diocesi don Eduardo Duarte, la Congregazione Redentorista giunse a Goiás (Brasile). La squadra, composta da sette religiosi, si installò nel luogo dove si erge adesso la Cattedrale di Campinas, impegnandosi regolarmente anche dal santuario di Trindade (a quel­l’epoca chiamata Barro Preto) ed offrendo assistenza nel pellegri­naggio realizzato a luglio. L’assistenza religiosa si andò esten­dendo a tutta la regione che oggi forma l’Arcidiocesi di Goiânia e le diocesi di Anápolis, Itumbiara e São Luis de Montes Belos. L’espansione delle comunità redentoriste coincise con la crescita dello Stato.

P. Pelágio arrivò in Brasile il 4 agosto 1909, insieme a quattro confratelli. I luoghi dove dimorò successivamente furono: Penha (SP), da agosto 1909 ad ottobre 1910, Araraquara (SP), da ottobre 1910 a marzo 1911; si trasferì per un primo soggiorno a Campininha das Flores, l’attuale quartiere di Campinas annesso a Goiânia, da marzo 1911 a maggio 1914. Andò ad Aparecida (SP), dove i redentoristi si occupavano del famoso santuario, restando lì da maggio 1914 a gennaio 1918; di nuovo a Penha, da gennaio 1918 a settembre 1920; ritornò a Campinas-Goiás, dove rimase da settembre 1920 a febbraio 1946. Dopo una pausa ad Aparecida (da febbraio 1946 a ottobre 1947) tornò definitivamente a Campinas, dove soggiornò fino alla morte.

Gli ultimi anni della sua vita, trascorsi nel convento dei Padri Redentoristi a Campinas che, accorpata alla capitale di Goiás, divenne un quartiere di Goiânia, non fecero che consolidare la reputazione di p. Pelágio come il “padre” che si dedicava a servire le persone che avevano bisogno di un conforto spirituale e persino di sollievo fisico. Morì santamente il 23 novembre 1961.

 

Inchiesta Diocesana

L’Inchiesta Diocesana si svolse presso la Cura ecclesiastica di Goiânia (Brasile), dal 20 novembre 1997 al 21 marzo 1999, in novantaquattro Sessioni, con l’escussione di novantatre testi, dei quali quindici ex officio.

La validità giuridica dell’Inchiesta fu riconosciuta con il Decreto del 1° luglio 2003.

 

Congresso Peculiare dei Consultori Teologi

Si tenne il 14 febbraio 2013, presieduto dal Promotore della Fede, con la partecipazione dei Consultori prescritti, i quali si soffermarono sul profilo biografico del Venerabile Servo di Dio, evidenziando il suo ardore missionario. Fu un autentico modello di religioso, obbediente a Dio e alla Chiesa, totalmente dedito al suo ministero, soprattutto al servizio dei più deboli e bisognosi. La sua fu una spiritualità semplice, profondamente cristocentrica e mariologica. Non fece opere eclatanti, né si sottopose a particolari penitenze ma, secondo gli insegnamenti di Cristo, mirò al costante rinnovamento interiore attraverso l’orazione e la carità fraterna, concretizzata nelle piccole cose della vita quotidiana.

Al termine del dibattito, i Consultori si espressero unanimemente con voto affermativo circa il grado eroico delle virtù, la fama di santità e di segni del Venerabile Servo di Dio.

 

Sessione Ordinaria dei Cardinali e Vescovi

Si riunì il 4 novembre 2014. L’Em.mo Ponente, dopo avere tratteggiato la storia della Causa e la figura del Venerabile Servo di Dio, si soffermò sull’esercizio delle virtù teologali e cardinali. Si distinse per un crescente e spontaneo desiderio di unione con Cristo, con la Chiesa e con il suo Magistero. Le sue giornate furono una preghiera continua, soprattutto con la recita del Santo Rosario. Manifestò la sua speranza nella misericordia divina nei meriti di Gesù Cristo, nella ricerca dei valori cristiani, nella serenità di spirito di fronte alle avversità della vita, dimostrando sempre distacco dalle cose materiali. Svolse un’indefessa attività missionaria redentorista e di assistenza ai malati, che servì fino alla fine della sua vita.

Al termine della Relazione dell’Em.mo Ponente, che concluse constare de heroicitate virtutum, gli Em.mi ed Ecc.mi Padri risposero unanimemente al dubbio con sentenza affermativa