Venerabili Marzo
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        Venerabile 17-03-2021  Mercurio Maria TeresiArcivescovo di Monreale, si distinse per lo zelo non comune manifestato nella propagazione della fede in ogni periodo della sua vita, dedicandosi alla predicazione senza risparmio di energie, dichiarandosi pronto a morire per la causa del Vangelo   Cosma Muñoz PérezSacerdote diocesano, Fondatore della Congregazione delle Figlie del Patrocinio di Santa Maria, dedicò la sua vita all’istruzione e all’assistenza materiale e spirituale delle orfane e delle donne abbandonate, all’epoca reiette dalla società e spesso destinate alla prostituzione   Salvador Valera ParraSacerdote diocesano, si distinse per molte opere di carattere spirituale e sociale, in particolare durante le epidemie di colera e i terremoti che nel 1863 provocarono distruzioni e vittime   Leone Veuthey (al secolo: Clodoveo)Sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, coltivò eroicamente la virtù della fede, in modo particolare nelle difficili circostanze della quotidianità. Diffuse costantemente negli altri, soprattutto in coloro che accompagnava nel ministero della direzione spirituale, l’amore per Dio   Annelvira OssoliReligiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo, diede sempre testimonianza di grande altruismo, di abnegazione di sé e di dedizione generosa ai fratelli. In particolare, erano i malati i destinatari delle sue cure e della sua attenzione   Vitarosa ZorzaReligiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo, nutrita di speranza, riusciva a vivere distaccata dai beni terreni e orientata alle realtà celesti. Fu proprio la speranza eroica, vissuta come affidamento a Dio, che la spinse ad offrirsi per portare soccorso alle Sorelle già contagiate dal virus Ebola e a vivere con fiducia anche i giorni dell’isolamento e della solitudine, fino alla morte   Danielangela SortiReligiosa professa della Congregazione delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo, l’amore verso Dio la spinse ad un servizio generoso e disinteressato verso tutti, ma in particolare verso i malati, in cui – diceva – si doveva riconoscere il volto di Cristo 
