Venerabili Febbraio
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Venerabile 27-02-2017
Ottavio Ortiz Arrieta
Della Società Salesiana di San Giovanni Bosco, Vescovo di Chachapoyas; fu per trentasei anni Vescovo di una Diocesi povera del Perù, riuscendo a realizzare un importante apostolato fra gli indigeni e gli operai
Antonio Provolo
Sacerdote diocesano, Fondatore della Società di Maria per l’Educazione dei Sordomuti e della Congregazione di Maria per l’Educazione delle Sordomute; visse la sua vocazione sacerdotale con grande entusiasmo ed esemplare fortezza. Svolse molteplici attività in soli quarant’uno anni di vita. La salda fede lo accompagnò fin dalla giovinezza e fu il fondamento del cammino e della sua opera
Antonio Repiso Martínez de Orbe
Sacerdote professo della Compagnia di Gesù, Fondatore della Congregazione delle Suore del Divino Pastore; fu un entusiastico promotore del culto eucaristico, della devozione del Cuore di Gesù, delle Congregazioni Mariane, dei gruppi di Apostolato della Preghiera; fu vicino all’Azione Cattolica, e si distinse come confessore e direttore spirituale
Maria della Mercede Cabezas Terrero
Fondatrice dell’Istituto Religioso delle Operaie Missionarie del Sacro Cuore di Gesù; sin da piccola cercò di vivere una vera amicizia con il Signore e ben presto nutrì il desiderio di consacrarsi totalmente a Lui. Il discernimento fu lungo e non privo di sofferenze, che ella accettò con pazienza
Lucia dell’Immacolata
Religiosa professa dell’Istituto delle Ancelle della Carità per l'assistenza ospedaliera e domiciliare, la cura degli anziani e dei bambini, con la fondazione di scuole, orfanotrofi e case di riposo; diagnosticatale una grave malattia, offrì a Dio la sua sofferenza come espiazione degli ammalati che assisteva in ospedale
Pietro Herrero Rubio
Laico; impegnato, medico ginecologo e pediatra. Esercitò la carità in maniera eroica soprattutto verso i bambini malati, che spesso assisteva gratuitamente. Nonostante i numerosi impegni della professione, fu parte attiva di varie associazioni ecclesiali
Vittorio Trancanelli
Laico, Padre di famiglia; l’esperienza della malattia lo rese particolarmente sensibile verso i suoi pazienti, che seguiva, oltre che con le sue abili qualità di medico e chirurgo, anche con profonda comprensione. Fu apprezzato da colleghi e degenti per il suo senso di umanità e la sua dolcezza