Venerabili Maggio
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Venerabile 20-05-2023
Simon Mpeke (detto Baba Simon)
Sacerdote diocesano, primo Venerabile camerunense; si distinse per umiltà, prudenza e pietà. Svolse il ministero in un quartiere plurietnico, in piena espansione demografica e si impegnò molto con i giovani. La conoscenza di diverse lingue gli permise di entrare in contatto con la gente del luogo
Pedro de la Virgen del Carmen (al secolo: Pedro Díez Gil)
Sacerdote professo dell’Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie; il suo itinerario di santità fu caratterizzato anche da un significativo e fecondo percorso di imitatio Christi attraverso la professione dei consigli evangelici, ai quali, come figlio fedele di San Giuseppe Calasanzio, si aggiunse con passione ed in modo eroico il quarto voto specifico dell’insegnamento
Edda Roda (al secolo: Edda Maria Caterina)
Suora professa dell’Istituto delle Suore Cappuccine di Madre Rubatto; fu fedele alle regole della sua Congregazione, abbandonandosi alla volontà di Dio e trasfigurando la sofferenza in offerta d’amore. Proprio la malattia divenne per lei un cammino di purificazione per unirsi maggiormente al Signore
Tereza Margarida do Coração de Maria (al secolo: Maria Luiza Rezende Marques)
Monaca professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; fu una religiosa di grande fede, umiltà e carità, divenendo punto di riferimento per le consorelle e i benefattori. Si impegnò a vivere con la Comunità i Decreti del Concilio Vaticano II
Arnaldo Canepa
Fedele Laico Catechista; visse in profonda unione con il Signore e nella dedizione agli altri. Si impegnò come catechista, dimostrando uno zelo non comune nell’educazione cristiana dei fanciulli ed entrò a far parte di diversi movimenti e associazioni cattoliche
Guido Vidal França Schäffer
Seminarista; visse una profonda amicizia con il Signore e un appassionato servizio verso gli altri, soprattutto poveri e sofferenti. Fin da giovane divenne un punto di riferimento a causa del suo spirito di orazione, per la sua dimestichezza con i testi biblici e per l’entusiasmo con cui parlava del Signore
Maria Cristina Ogier
Fedele Laica; fin da piccola, mostrò una grande fede nell’accettazione della malattia che le provocava notevoli difficoltà motorie. Malgrado le sofferenze, non si chiuse in se stessa ma si aprì alla Grazia
Lorena D’Alessandro
Giovane fedele Laica; seppe vivere le sofferenze come partecipazione alla croce di Cristo. L’esemplarità del suo vissuto fu testimoniata proprio dall’accettazione della malattia.